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Lapide imbrattata

Politica

Massimo Ingiaimo: “In piazza per riaffermare i valori dell’antifascismo, ma non si imbrattano i monumenti”

“Sono d’accordo,  non si imbrattano i monumenti. Queste azioni rischiano di distogliere l’attenzione da ciò che conta davvero e spinge a guardare il dito anziché la luna”.

Lo scrive in un post su Facebook Massimo Ingiaimo, licatese, componente della direzione nazionale del PD, intervenendo sul monumento della villa comunale “Regina Elena” imbrattato stamani con la scritta “Siamo tutte antifasciste”, vergata con vernice rossa. Tra l’altro nella tarda mattinata è stato Rosario Bona, titolare di un bar accanto alla villa, a ripulire il monumento.

“Oggi a Licata – aggiunge Ingiaimo – c’è stata una bella commemorazione per il 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo. Si sono ricordati tutti i partigiani licatesi caduti durante la resistenza. Si sono ricordati i principi fondanti della nostra Costituzione. E’ stata una celebrazione più partecipata degli anni passati perché viviamo un momento particolare ed anche i distratti licatesi se ne rendono conto”.

“Oggi guardare alla luna significa – conclude Massimo Ingiaimo – guardare a ciò che accade, alle censure, al controllo dell’informazione, alle manganellate agli studenti, alle decisioni sull’aborto che restringono la libertà delle donne, al progetto dell’autonomia differenziata che spacca il Paese tra nord e sud, alla riforma che introduce il premierato che squilibra il rapporto fra i poteri. Ecco perché oggi era importante andare in piazza e riaffermare i valori dell’antifascismo”.

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