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I ladri devastano la casa di campagna della famiglia, 4 cugini: “Aiutateci a ricostruire”

Un gruppo di cugini licatesi ha lanciato una raccolta fondi per rimettere in sesto la casa di campagna e l’orto di famiglia, entrambi devastati da ladri e vandali. Sperano, grazie alla piattaforma di crowfunding Eppela, di trovare i fondi necessari per rimettere in sesto “La campagna di nonno Angelo”.

“Un anno di pandemia, lo scoprirsi vulnerabili e il rendersi conto di aver corso troppo verso un futuro non più sostenibile. E allora – scrive Angelo Patti in un comunicato – la riscoperta dei valori che hanno fatto la civiltà siciliana, la famiglia, la terra, il lavoro. La decisione di riprendere in mano la “Campagna” di famiglia e di farne un orto comune. Come accadeva una volta nelle grandi famiglie siciliane. Hanno dai 30 ai 41 anni, provengono da esperienze formative e professionali diverse ma in quella casa e su quel terreno vogliono riprendere il filo con il passato, e trasmettere gli stessi valori ai figli che sono arrivati o che stanno arrivando”.

“Sarà l’orto delle nostre famiglie, ma vogliamo che sia un autentico orto siciliano, di quelli che si curavano a mano e con tecniche antiche e sagge – dicono i cugini – un orto che guardi al passato e si proietti al futuro e che sia sostenibile, giusto e buono. L’obiettivo che ci siamo posti è ambizioso, “Fare della campagna di nonno Angelo un orto per tante altre famiglie, un posto dove trovarsi e ritrovarsi, nel segno dell’ambiente e della genuinità”.

Per farlo, hanno bisogno di fondi per rimettere in sesto una proprietà che per anni è stata oggetto di “attenzioni” da parete di ladri e vandali.

“Il nonno – dicono ancora i cugini – aveva realizzato piscina, campo di calcetto e parco giochi per noi bambini, area barbecue, panchine, e questo aveva fatto pensare che la nostra campagna, lasciata incustodita dopo la sua morte, fosse un bene pubblico, e per questo depredabile di ogni cosa. Hanno portato via perfino centinaia di metri di recinzione. Il lavoro di pulizia è già cominciato, il recupero degli alberi e l’aratura del terreno sono già realtà. “Con il sostegno di chi vorrà aiutarci in questa nostra piccola impresa romantica, speriamo di raccogliere i primi frutti (è proprio il caso di dirlo) questa estate”.

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