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Consiglio comunale del 7 maggio, l’opposizione: “Brutta pagina per la democrazia a Licata”

I consiglieri comunali di opposizione hanno diffuso una nota con la quale prendono posizione sulla seduta consiliare di ieri sera.

Il documento porta la firma di: Daniele Cammilleri, Fabio Amato, Elisa Cigna, Eusebio Vicari, Viviana Dainotto, Giuseppe Russotto, Francesco Moscato, Tiziana Augusto, Salvatore Posata, Angelo Ripellino, Luigi Lanza e Carmelinda Callea.

Nel documento viene fatto riferimento al mancato inizio, per due volte, dei lavori consiliari per mancanza del numero legale.

“Il consiglio comunale rappresenta – scrivono i consiglieri  di opposizione – il massimo organo di rappresentanza della Città, e rappresenta tutta la Città, a differenza della giunta, che, essendo organo di parte, rappresenta solo la coalizione politica che ha vinto le elezioni. Per questo motivo, il rispetto delle regole nel consiglio comunale è indispensabile per la vita democratica dell’intera Città. Purtroppo durante i lavori del coniglio comunale di ieri, 07/05/2024, la democrazia a Licata ha subito un brutto colpo”.

“Dapprima, alle ore 18.10 per la prima chiamata, molti consiglieri comunali di maggioranza, pur presenti dentro il palazzo di città, si sono allontanati – aggiungono i 12 – per non raggiungere il numero legale necessario alla validità della seduta (13 consiglieri). Già questo rappresenta un comportamento alquanto strano, dal momento che solo qualche settimana addietro, i consiglieri comunali di maggioranza avevano lamentato l’assenza dei consiglieri di opposizione, gridando allo scandalo. Ma la cosa più grave è avvenuta alle ore 19.10, quando per la seconda chiamata, erano di nuovo assenti i consiglieri vicini alle posizioni della Giunta Balsamo, ed erano invece presenti i 12 consiglieri comunali di opposizione oltre al Presidente del Consiglio. In particolare, le consigliere Augusto e Dainotto erano presenti da remoto, e seppure collegate e visibili a tutti attraverso lo schermo presente in aula consigliare, la loro voce veniva trasmessa solo a tratti; tantoché la Augusto è riuscita a dichiarare la di lei presenza al momento dell’appello; mentre la Dainotto per alcuni minuti è risultata oscurata ed impossibilitata a far sentire la propria voce”.

I consiglieri comunali di opposizione, quindi, nella nota contestano la scelta del segretario comunale di considerare assente la consigliera Dainotto e, di conseguenza, di chiudere i lavori del consiglio comunale per mancanza del numero legale.

“A nulla sono servite – scrivono ancora i consiglieri di opposizione – le vibranti proteste da parte dei consiglieri di opposizione, che hanno chiesto inutilmente al Segretario comunale, di certificare la presenza della consigliera Dainotto, per poter iniziare i lavori del consiglio”.

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