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Murale ad Orta

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Il murale dell’artista licatese Desirè Di Liberto adorna Orta, il “Paese dei muri dipinti”

L’artista licatese Desirè Di Liberto, già autrice di numerosi murales presenti a Licata, ha realizzato un nuovo lavoro a Legro, frazione di Orta, cittadina piemontese definita “Paese dei muri dipinti”.

Molto volentieri pubblichiamo un pezzo, che racconta l’iniziativa e l’impegno dell’artista licatese, scritto da Cristina Occhipinti, studentessa universitaria licatese.

 

di Cristina Occhipinti

A Legro, frazione di Orta, nota come “Paese dei muri dipinti”, tra le oltre sessanta opere che impreziosiscono il vivace centro sarà ora possibile ammirare anche lo splendido murale di Desire’ Di Liberto, giovane artista licatese già nota alla cronaca locale per il suo ciclo di murales sparsi in giro per il Comune di Licata.

Sono state proprio le sue opere a conquistare Fabrizio Morea, presidente dell’Accademia delle Arti e del Muro Dipinto, che venuto in vacanza la scorsa estate in una struttura turistica locale ha scoperto la giovane pittrice e le ha offerto la possibilità di dare il suo contributo artistico in occasione del ventennale di “Muri d’Autore”, iniziativa che vanta, tra le varie adesioni di Comuni, enti ed associazioni di categoria, anche il patrocinio della Rai, presente in vari dipinti con produzioni proprie.

Ed è tra queste ultime ad ispirare il murale di Desire’: si tratta de “La Corrispondenza” del regista Giuseppe Tornatore, che oltre a riscuotere un grande successo sullo schermo, ha ricevuto diverse candidature ai David di Donatello. Il film, incentrato sulla storia d’amore tra il professore Edward Phoerum e la studentessa Amy Ryan, si sviluppa soprattutto per il tramite di messaggi e videochiamate, “la corrispondenza” appunto, e vede sullo sfondo la magica location del lago d’Orta. L’artista nostrana ha interpretato la storia ritraendo i protagonisti del film nell’intento di scambiarsi un tenero bacio d’amore, tuttavia saranno destinati a non toccarsi pienamente a causa della malattia di lui, che lo rende evanescente nella sagoma, ma potranno incontrarsi nella folta chioma di lei che rappresenta il loro universo al cui centro, rimane come un punto fermo l’Isola di San Giulio, il loro nido d’amore.

L’opera, realizzata a sei metri d’altezza, è l’ultima, in ordine di tempo, ad aggiungersi alle altre sessanta che abbelliscono questo splendido centro, facendo della città un vero e proprio museo a cielo aperto per gli appassionati del genere. L’esperienza piemontese dell’artista si è conclusa domenica 13 ottobre, data in cui si è tenuta la cerimonia in occasione del ventennale dell’Accademia, durante la quale si è svolto un tour che ha condotto i partecipanti, quale ultima tappa, davanti l’opera di Desire’, che è stata così inaugurata ufficialmente dai cittadini legresi e dalla stampa locale.

(Foto di Cristina Occhipinti)

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