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Politica

Tari, il sindaco Galanti ai 5 Stelle: “Un mancato introito può provocare un buco di bilancio”

Il sindaco Giuseppe Galanti replica, sulla Tari, ai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle.

“I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – scrive Galanti – mi chiedono di annullare la terza rata della Tari 2018. Ebbene, tale richiesta viene fatta sia a mezzo stampa che con interrogazioni consiliari. Poiché si tratta di consiglieri comunali, ossia di amministratori del Comune, invito fin d’ora il presidente del consiglio comunale a notiziare di tale richiesta la Procura della Corte dei Conti per gli accertamenti del caso”.

“I consiglieri comunali istanti – aggiunge il sindaco – dovrebbero, peraltro, sapere che un mancato introito dio tutta o di una parte del tributo comunale può determinare un buco in bilancio (atto fondamentale del Comune che viene approvato dagli stessi consiglieri comunali) col rischio di fare andare l’ente in deficit. Mi è stato chiesto di sgravare i cittadini del pagamento della Tari per i giorni di servizio non resi. Gli stessi consiglieri dovrebbero anche in questo caso sapere – visto che se vogliono hanno piena facoltà di accesso agli atti del Comune, che l’articolo 23 – comma 9 – del regolamento Tari, ossia lo sgravio totale per i giorni in cui il servizio non è stato reso, da agosto 2017 in poi, sui può applicare nell’esercizio a cui il disservizio si riferisce: quindi avrebbe potuto essere applicato soltanto dalla dottoressa Maria Grazia Brandara, entro ottobre 2017”.

 

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