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Cani randagi

Politica

Strage di randagi, l’ex sindaco Angelo Biondi: “Forniamo ai cani, con i volontari, cibo e acqua”

L’ex sindaco di Licata, Angelo Biondi, anche sulle scorta delle recenti stragi di cani randagi, interviene sulla questione e propone una soluzione.

“Fermo restando che la soluzione ottimale resta quella di realizzare idonei ed attrezzati spazi di sosta ed accoglienza, per i cani senza un padrone, abbandonati al loro destino, ritengo che fin   da   subito   si   possa   procedere, a   cura   delle amministrazioni comunali, ad organizzare (con l’ausilio di volontari, parecchi dei quali già si adoperano in autonomia), un regolare servizio di fornitura di cibo e acqua – scrive Biondi – in prossimità dei luoghi dove abitualmente stazionano i branchi di randagi (il cibo si potrebbe reperire dagli scarti delle attività di ristorazione ed affini. Basterebbe dotare questi esercizi di specifici recipienti). Non occorrono grosse cifre, sarebbe sufficiente realizzare alcuni idonei e capienti contenitori, per cibo e acqua, da posizionare nei luoghi ritenuti adatti allo scopo, lontano dal ciglio di strade e da zone di comune transito pedonale. Vicini ai quali si potrebbero costruire, anche, dei piccoli rifugi di fortuna, per consentire, ai randagi, un riparo da pioggia e freddo”.

“Per alcuni cani, particolarmente mansueti (tipo “Mucca”, a Licata), che fanno ormai parte della vita urbana, si potrebbe pensare di adottarli come cani comunali, dotandoli di apposito collare e medaglietta distintiva.

Mentre per i cani segnalati, come particolarmente aggressivi, va programmata la cattura e il ricovero nel canile comunale per il tempo necessario alla socializzazione con l’essere umano. Nello stesso tempo, va ripristinato un   efficace   servizio   di   anagrafe  canina,  con   microcippatura  e  sterilizzazione   dei   randagi, accompagnata   da   periodiche   campagne   di   sensibilizzazione   contro   gli   abbandoni   e   per   incentivare   le adozioni”.

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