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Pulizia straordinaria di Licata, il coordinamento locale della Lega: “E’ iniziata troppo tardi”

“Qualcosa non ci torna. L’otto Luglio si annuncia trionfalmente (con tanto di video-intervista social) l’avvio del servizio di bonifica della città e delle spiagge libere. L’otto Luglio, a metà della stagione estiva!”.

A scriverlo, in una nota, è il coordinamento cittadino della Lega, costituito da Francesca Platamone e Giuseppe Montana.

“E ci viene comunicato – aggiungono – che in dieci giorni/due settimane le operazioni di pulizia saranno concluse. Facendo due rapidi calcoli per ripulire tutto il territorio si arriverà a fine luglio. Una tempistica a dir poco bizzarra visto che l’estate a quel punto sarà entrata nella sua parte finale. L’estate, la stagione che sulla carta dovrebbe essere la più “attiva” per un territorio che vuole darsi una vocazione turistica. All’occhio ci salta purtroppo subito una programmazione dei servizi ambientali raffazzonata e che lascia particolarmente a desiderare e da cui si sono generate e continuano a generarsi lamentele praticamente da ogni quartiere sia centrale che periferico”.

“La città è stata – secondo il coordinamento licatese della Lega – per mesi in una condizione di abbandono con il territorio mortificato anche nei punti più suggestivi e di maggior impatto turistico (pensiamo ai cumuli rimasti a bordo marciapiede per mesi a Mollarella e Nicolizia o al banco di sabbia che ha coperto metà dello spiazzo esterno a Marianello). Per non parlare delle disastrate condizioni viarie della stessa Nicolizia e della Poliscia, per le cui strade di accesso al mare servirebbe un’amministrazione in grado di reclamare interventi di ripristino urgenti e risolutivi con le autorità di riferimento. Ecco perchè di fronte all’ordinaria amministrazione non ci sembra il caso di attendersi ringraziamenti o gratificazioni”.

“Ai cittadini viene giustamente chiesto – concludono Montana e Platamone – di non sporcare, ma crediamo che alla base ci sia – oltre al senso civico della popolazione – la necessità di garantire quei servizi minimi essenziali che, lo ripetiamo, a Licata hanno preso il via l’8 luglio facendoli quasi passare per una conquista straordinaria. Crediamo che servano meno slogan e più concretezza”.

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