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Posto occupato in consiglio

Politica

“Posto occupato” nell’aula consiliare: presidente e consiglieri dicono no alla violenza sulle donne

Da oggi nell’aula consiliare del Comune di Licata ci sarà sempre una sedia rossa vuota a testimonianza dell’impegno dei consiglieri comunali contro la violenza sulle donne.

Arem Autoricambi

L’iniziativa è di Giuseppe Russotto, presidente del consiglio comunale, e di tutti i componenti l’assise. La cerimonia, che ha emozionato tutti i presenti, ha avuto luogo nel corso della mattinata.

“Come uomo delle istituzioni – ha detto Russotto – mi sento profondamente sconfitto davanti uno scenario che non può cambiare se non vengono inasprite le pene nei confronti di coloro che si rendono colpevoli dei reati di stalking e di violenza e, soprattutto, se non vengono adottate delle misure di protezione nei confronti delle donne che denunciano. Come presidente del Consiglio Comunale di Licata mi impegno a collaborare per realizzare, in sinergia con tutti gli altri consigli comunali, una serie di iniziative volte a sollecitare il governo nazionale ad adottare al più presto una riforma legislativa a tutela delle donne vittime di violenza”.

Presenti in aula il sindaco Pino Galanti, gli assessori, diversi consiglieri comunali, le rappresentanti delle associazioni femminili ed alcuni presidi.

Toccanti gli interventi di quattro consiglieri comunali donne: Carmelinda Callea, Jenna Ortega, Piera Di Franco e Martina Farruggio, che hanno letto poesie e testi che raccontano la violenza sulle donne e dicono basta.

“La sedia rossa che oggi viene  collocata nell’aula consiliare – ha aggiunto Russotto – resterà sempre vuota perché occupata simbolicamente da tutte le donne che, a causa della cieca violenza degli uomini, non avranno purtroppo più la possibilità di farlo. “Quel ‘Posto Occupato’ rappresenta la mancanza fisica di una donna, madre, figlia, sorella che, strappata all’affetto dei suoi cari, non potrà occupare alcun posto nella società. Ma quel “Posto Occupato” rappresenta, soprattutto, l’obbligo morale di chi oggi ricopre un ruolo nelle istituzioni di lottare affinché tutto ciò non avvenga mai più. Auspico che questa iniziativa condivisa con il sindaco Galanti la giunta , i consiglieri comunali e le associazioni tutte possa rappresentare il segnale di un necessario ed improcrastinabile cambiamento”.

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