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Politica

Mancato avvio della raccolta dei rifiuti da parte della Rti, l’opposizione: “Il sindaco chiarisca”

Sulla vicenda del mancato avvio della raccolta dei rifiuti da parte della Rti che si è aggiudicata l’appalto, intervengono i consiglieri comunali di opposizione.

Calogero Scrimali, Gaetano Aronica ed Anna Triglia, del gruppo “Liberi e indipendenti per Licata”, hanno presentato una lunga interrogazione al sindaco Pino Galanti, chiedendogli di fare chiarezza sulla situazione che è venuta a determinarsi.

“Chi ha autorizzato le proroghe – si legge nell’interrogazione – fino ad oggi concesse alla Rti Iseda e per quali ragioni. Se e quali contestazioni sono state formalizzate o si intende formalizzare alla Rti circa i presupposti per la rescissione del contratto. A chi verrà affidato il servizio di gestione dei rifiuti, stante che la Rti aggiudicataria è l’unica ad aver partecipato alla gara della Srr, unico soggetto a cui legge demanda la individuazione del soggetto gestore. Se l’eventuale rescissione del contratto per inadempienza, riguarderà – aggiungono i tre consiglieri comunali – solo il Comune di Licata o l’intero Ambito”.

Triglia, Scrimali ed Aronica, inoltre, chiedono “se sono state avviate iniziative nei confronti della Srr, considerato che dalle dichiarazioni dell’assessore Pira, sembrerebbe che la stessa non abbia ottemperato correttamente al passaggio del personale alla Rti per l’esecuzione del servizio. Quali interventi o iniziative – si legge ancora nell’interrogazione – sono state mosse dal sindaco nell’ambito della assemblea dei soci della Srr, per contestare le presunte inadempienze della Srr sulla gestione e assegnazione del personale assegnato al cantiere di Licata. Se ritiene che l’Apea sia nelle condizioni giuridiche (è stata  creata solo per gestire il servizio fino all’aggiudicazione definitiva da parte della Srr), tecniche (non ha mezzi sufficienti  e idonei  per organizzare il servizio completo) e logistiche  (non ha personale sufficiente  e idoneo per organizzare una seria raccolta differenziata)  per continuare a espletare il servizio o se la stessa sia costretta ad appaltare all’esterno tutti o buona parte dei servizi necessari e/o acquistare beni, con inevitabili costi maggiori rispetto a quelli del contratto con la Rti”.

I tre consiglieri comunali chiedono inoltre al sindaco “se intende richiedere alla Srr, la modifica del sistema di gestione dei rifiuti da quello esternalizzato a quello House, e se ciò sia possibile che la Srr lo preveda solo per Licata, stante che la legge prevede che si debba provvedere con una unica modalità di gestione per l’intero Ambito. Se conferma quanto dichiarato dall’assessore Pira di “essere pronti con Apea, a far decollare la raccolta differenziata”, considerato che le risorse per il servizio sono in atto impegnate per il contratto con la Rti, e che la rescissione del contratto è al momento solo un’ipotesi che comunque maturerebbe solo dopo i necessari tempi tecnici”.

“Se ritiene – concludono Aronica, Triglia e Scrimali – che senza una seria, completa e capillare campagna di sensibilizzazione e quindi di controllo, l’eventuale raccolta differenziata avviata dall’Apea, non rischi di determinare una spesa inutile e aggiuntiva senza raggiungere alcun obiettivo, considerate le criticità strutturali dell’ente che non consentirebbero di effettuare controlli, vigilanza, repressione etc. Se si intende comunicare alla Corte dei Conti, il danno erariale causato dal ritardo nell’avvio del servizio, stante in atto, in base ai dati desumibili dal Pef deliberato dal consiglio comunale, già adesso, il costo del servizio  di Apea è maggiore di quello previsto per la  Rti Iseda”.

 

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