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La ragazza accoltellata a Ravanusa, il sindaco Pitrola: “L’intera comunità è scossa”

“Il fatto, di una gravità inaudita, sconosciuto ai molti perchè accaduto in un posto decentrato rispetto al cuore pulsante della manifestazione, all’indomani dei festeggiamenti ha sconvolto tutta la comunità. E con “tutta la comunità” ci riferiamo sia ai cittadini di Ravanusa che a quelli di Campobello di Licata, perché è questo che siamo, un’unica grande comunità purtroppo in questo giorno accomunati da questa brutta pagina di scempio sociale”.

Lo scrive in una nota Salvatore Pitrola, sindaco di Ravanusa.

“Dichiariamo il nostro totale sdegno per i fatti gravi che hanno messo a serio rischio – aggiunge il primo cittadino – l’incolumità dei nostri ospiti e che mortifica la grande macchina organizzativa messa in moto per assicurare un sereno svolgimento dei festeggiamenti. Superfluo dire che sono state messe in campo tutte le necessarie misure di sicurezza per garantire un ordinato svolgimento dei festeggiamenti: gli addetti alla vigilanza e all’antincendio, n. 2 ambulanze con medico, i soccorritori appiedati e gli autisti soccorritori; i volontari della Croce Rossa Italiana, i Carabinieri e la Polizia locale, ma è necessario sottolineare che i fatti sono avvenuti nel vicolo di Via delle Grotte al di fuori della Piazza 1° Maggio dove si svolgeva la festa ed è necessario, altresì, interrogarsi sulle motivazioni che hanno spinto due ragazze minorenni ad un simile gesto, sull’uso di alcol e droghe che stanno diventando una vera e propria piaga sociale, nonché sulla necessità di evitare che i momenti di festa e di aggregazione, tanto richiesti dai nostri giovani, possano essere minati da singoli episodi di violenza convinti, come siamo, che le tradizioni e le belle manifestazioni vanno recuperate e salvaguardate”.

“L’amministrazione comunale di Ravanusa, in attesa che si concludano gli accertamenti degli inquirenti, si stringe in silenzio – conclude Salvatore Pitrola – alle famiglie delle giovani coinvolte e si dichiara disponibile a garantire ogni necessario supporto alle forze dell’ordine che stanno conducendo le indagini”.

“Da quanto ricostruito, la vittima, originaria di Campobello, è stata aggredita con un fendente di coltello al volto e al torace, a seguito di una lite con un gruppo di coetanee – scrivono i carabinieri de comando provinciale – che sarebbe scaturita per futili motivi adolescenziali. La giovane a seguito delle lesioni riportate, è stata dimessa nella mattinata di ieri fuori pericolo di vita e con una prognosi di 20 giorni. L’immediata attività investigativa posta in essere dai militari della Stazione, ha consentito di individuare due minori ravanusane, indiziate dell’aggressione, e di deferirle per il reato di lesioni aggravate all’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti investigativi volti a ricostruire l’esatto evolversi della vicenda delittuosa sotto il coordinamento della Procura della Repubblica per i minorenni di Palermo”.

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