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Il sindaco Angelo Cambiano durante il consiglio comunale del 9 agosto 2017

Politica

“Posizioni organizzative, delibera illegittima”, Cambiano scrive alla Corte dei Conti

Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata, ritiene “illegittima la delibera 67 della giunta” e sulla scorta di questa considerazione ha inviato una segnalazione alla procura generale della Corte dei Conti.

“La giunta municipale – scrive Cambiano – con atto 50 del 7/9/18, dichiarato immediatamente esecutivo, ha deliberato una modifica statutaria finalizzata alla soppressione della qualifica professionale Area Dirigenza come apicale delle macrostrutture dell’ente, mentre ancora risulta in servizio un dirigente con contratto a tempo indeterminato. Come da procedura, l’atto è stato pubblicato e ha prodotto alcune osservazioni, una delle quali trasmessa a tutti i consiglieri comunali, che evidenziano carenze di motivazione della delibera e altro. La modifica statutaria, non risulta ancora approvata dal consiglio comunale, nonostante siano trascorsi oltre due mesi dalla ultimazione della pubblicazione della delibera di giunta municipale, risulta però adottato un altro atto di giunta, 67 del 29/11/18, con il quale si è deliberata – scrive ancora Cambiano nella segnalazione alla Corte dei Conti – la istituzione di 10 Posizioni Organizzative”.

“Nonostante si trattasse evidentemente di un atto amministrativo di organizzazione generale dell’ente, lo si è trattato – aggiunge l’ex sindaco di Licata – come un atto di mero indirizzo politico, e conseguentemente non risultano nemmeno in questo caso acquisiti i pareri obbligatori ex art. 53 L.142/90, né quello sulla regolarità contabile, particolarmente importante per la fattispecie. Considerato che trattasi di un atto che deve trovare apposito e necessario finanziamento nel bilancio dell’ente, non si comprende come lo si possa qualificare “mero atto di indirizzo politico”, stante che lo stesso è suscettibile di creare aspettative e/o di ledere le posizioni giuridiche dei potenziali soggetti nominabili”.

Nella lunga missiva, poi, Cambiano fa riferimento, a supporto delle sue considerazioni, al Contratto nazionale di lavoro ed a pronunciamenti della magistratura contabile.

“Tanto si rappresenta – si conclude la missiva che l’ex sindaco ha indirizzato alla procura generale della Corte dei Conti – stante che l’adozione di tali atti è suscettibile di creare danni all’erario, nonché contenziosi dai prevedibili esiti di soccombenza per l’ente”.

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