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Maria Grazia Cimino

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La chiusura dell’ambulatorio di Psicogeriatria, Maria Grazia Cimino: “Non è la soluzione”

“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito le demenze priorità mondiale di salute pubblica. Impressionanti sono i numeri di quanti oggi nel mondo soffrono di tale patologia, nel nostro Paese si stima che un milione siano le persone con demenza di cui 600 mila affette da Alzheimer, una situazione per la quale occorre, tra l’altro, agire per investire nel sistema sanitario e sociale al fine di migliorare l’assistenza e i servizi. Ma nell’Unità operativa complessa di Psicogeriatria di Agrigento si registrano disagi causati dai lunghi tempi di attesa e da carenza di personale; in particolare per quanto riguarda Licata si pensa di fronteggiare la situazione in modo “radicale”: chiudendo l’ambulatorio di psicogeriatria”.

A scriverlo, in una nota, è Maria Grazia Cimino, presidente del Comitato consultivo aziendale dell’Asp di Agrigento.

Leggi anche: Cgil e Auser denunciano: “E’ stato chiuso l’ambulatorio di psicogeriatria di Licata”

“Era già successo in passato – aggiunge – e noi, che conosciamo bene questa vicenda, ci eravamo illusi che questa volta sarebbe stato diverso e che per i pazienti affetti da Alzheimer e per le loro famiglie si potesse contare sull’assistenza nel proprio territorio, ma sembra che non sia così. Questa bella fiaba corre il rischio di non avere il suo lieto fine perché lo specialista neurologo è stato destinato ad altro servizio senza averne atteso la sostituzione così come sarebbe stato auspicabile e logico. Ad oggi sono solo due gli psicologi che mantengono aperto l’ambulatorio, per quanto di competenza, e a loro va il nostro ringraziamento”.

“Condividiamo – aggiunge Maria Grazia Cimino – le preoccupazioni espresse dalla Cgil – Auser di Agrigento nella nota inviataci per conoscenza, assicurando la nostra attenzione e il nostro impegno per l’Uoc di PsicoGeriatria di Agrigento. Abbiamo già manifestato il nostro disappunto alla direzione strategica dell’Asp con la quale siamo sempre in contatto: la stessa, nell’addebitare la causa di tale criticità alla carenza di personale medico, ci ha già assicurato di essere al lavoro per risolvere il problema nel giro di poco tempo. Ci riserviamo di svolgere ulteriori approfondimenti nelle sedi opportune”.

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