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“Il Comune non eroga i fondi”, i presidi delle scuole primarie: “Diritto allo studio a rischio”

“In assenza di erogazione dei fondi spettanti, i dirigenti scolastici non potranno più garantire il diritto allo studio degli alunni a loro affidati”.

A scriverlo, in un comunicato stampa congiunto, sono i presidi dei quattro istituti comprensivi cittadini del primo ciclo di istruzione: scuole materne, elementari e medie.

Ieri, nella presidenza della scuola “Leopardi”, c’è stato un vertice tra i dirigenti scolastici Maurizio Buccoleri dello stesso istituto, Francesco Catalano del “Giorgio”, Maurilio Lombardo di “Marconi” e “Quasimodo”.

“I capi di istituto – si legge nel comunicato stampa – denunciano la grave situazione, dal punto di vista finanziario, delle istituzioni scolastiche a loro affidate. A tutt’oggi le scuole non hanno ancora ricevuto dal Comune le risorse per le spese di funzionamento dell’anno solare 2017, e del corrente anno 2018. Per comprendere la gravità della situazione, si elencano le tipologie di spese che le scuole devono sostenere per garantire il servizio scolastico: acquisto stampati, registri, generi di cancelleria e software per gli uffici di segreteria, registri elettronici e sito web della scuola; acquisto materiali di pulizia e disinfettanti, attrezzi di pulizia, dispositivi di protezione individuale per il personale; acquisto e continuo rispristino dei materiali contenuti nelle cassette di pronto soccorso; acquisto – aggiungono i presidi – e manutenzione estintori; acquisto materiale didattico (sussidi didattici, attrezzature didattiche…) e di cancelleria; spese postali e simili – contratto con istituto cassiere; spese di utenze telefoniche e collegamenti ad internet; spese per ottemperare a norme di legge riguardanti figure specializzate nell’ambito della sicurezza e del trattamento dei dati; lavori per la piccola manutenzione ordinaria (falegnameria, muratura, tinteggiatura, sostituzione vetri, riparazione infissi, maniglie, servizi sanitari, ecc.) degli immobili destinati a locali scolastici; piccole riparazioni e manutenzione di impianti elettrici, idrici, di riscaldamento; manutenzione e riparazione mobili, porte, infissi, fotocopiatrici, attrezzature informatiche, telefoni, fax, apparecchiature elettriche; spese per trasporto di arredi e materiali di vario tipo, tra i plessi di una stessa istituzione scolastica; piccole manutenzioni di zone destinate a verde, esistenti negli istituti”.

“Si tratta di spese – si legge ancora nella nota – che rivestono carattere di urgenza ed imprevedibili, indispensabili per assicurare il regolare funzionamento delle attività didattiche. In assenza di erogazione dei fondi spettanti, i dirigenti scolastici non potranno più garantire il diritto allo studio degli alunni a loro affidati”.

“Si fanno presente, infine, altri fattori di criticità – concludono i presidi –  come: mensa scolastica della scuola dell’infanzia, ancora non attivata; interventi urgenti sul verde all’interno degli edifici; manutenzione straordinaria; condizioni di sicurezza e assenza di specifiche certificazioni dei locali”.

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