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I Riti di Pasqua di Licata sono antichissimi, scoperte al Fondo Antico le “carte” del 1700

Due onze, tre tarì e tredici grani. Tanto costava, tre secoli fa, l’organizzazione delle celebrazioni del Venerdì Santo a Licata. A “scoprirlo”, consultando documenti datati 18 aprile 1705, custoditi nel Fondo Librario Antico, è stato il curatore Angelo Mazzerbo.

Lo leggiamo in un post pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook del Fondo, che è una costola della biblioteca comunale “Luigi Vitali”.

Il post è relativo ad un mandato di pagamento dei giurati di allora, gli odierni amministratori del Comune, appunto per l’organizzazione dei Riti di Pasqua.

“I Giurati (amministratori): Antonino Averna e Onofrio Celestri, dell’Universitas (Comune) di Licata, autorizzano – si legge nel post – il Tesoriere Francesco Marino, al pagamento di onze due, tarì tre e grani tredici in favore di Angelo Lo Gatto, Mastro “Intorciaro”, per la realizzazione dei riti della Settimana Santa. Il mandato di pagamento estratto dal registro dei mandati dell’anno 1704 – 1705 è controfirmato da Felice Calamita, Attuario (Cancelliere) dell’Universitas (il Comune)”.

“Ecco in dettaglio – aggiunge il Fondo Librario Antico – la spesa: “… tarì 27 per lo prezzo di rotula tre di cera lavorata consistente in un cereo posto inna(n)zi il Santo Sepolcro il giovedì Santo Matina (mattina); tarì novi (nove) p(er) lo prezzo di rotulo uno di candele poste il giovedì Santo la notte innanzi detto Sancto (Santo) Sepolcro; tarì venti e g(ra)na cinque per lo squaglio di rotula due ed onze (sic) tre di cera consistente in num(er)o sette torci (sic); tarì sette e g(ra)na otto p(er) mastria (lavoro – realizzazione) di d(ett)e num.(ero) sette torcie (sic) quali servero (servirono) a q(est)a sud(ett)a C(itt)a nella processione della discesa di GiesuCristo (sic) dalla S(an)ta Croce e processione dell’aggionta (Giunta) di Maria sempre Vergine della Concezzione (sic) con Giesu (sic) Cristo la Domenica matina (mattina) della Santa Pascha (Pasqua) di resurrezzione (sic) di quest’anno corr(ent)e 13.a Ind(izion)e 1705…”.

Per concludere, nel post su Facebook, il Fondo Librario Antico ha inserito le unità di misura di peso e di valuta di allora. “Unità di Misura di Peso:

1 Rotolo = 0,79 kg.

1 Oncia = 66,11 gr.

Unità di misura di Valuta:

6 piccioli = 1 grano

20 grani = 1 tarì (in argento)

30 tarì = 1 Onza/Oncia (in oro)”

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