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Finziade

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E’ l’ultima colonia greca di Sicilia: si torna a scavare a Finziade

Si torna a scavare a Finziade, l’ultima città edificata dai greci in Sicilia, a cavallo tra il secondo ed il primo secolo avanti Cristo a Licata.

Il Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi di Agrigento ha annunciato che “riprenderà nel mese di maggio la ricerca archeologica nello straordinario sito di Monte Sant’Angelo di Licata, che conserva i resti dell’antica Finziade. Possibilità di coinvolgimento internazionale rivolta a studenti universitari che vorranno partecipare allo scavo a cui sarà garantito l’alloggio”.

“Grazie ad un protocollo d’intesa tra il Parco ed il CNR-ISPC di Catania, ed alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale, è già stata programmata – aggiunge il Parco – una nuova campagna di indagine nell’abitato, la cui direzione scientifica sarà condivisa da Alessio Toscano Raffa per il CNR e Maria Concetta Parello per il Parco. Dopo la felice stagione di ricerca dei primi anni 2000, guidata dal compianto professore Giacchino Francesco La Torre, dell’Università di Messina, che ha portato a risultati fondamentali per lo studio dell’urbanistica e dell’architettura delle città ellenistiche di Sicilia, il Parco ha voluto fortemente che venisse ripresa la ricerca in quella che è stata definita “l’ultima colonia greca di Sicilia” che già dal suo nascere ha avuto uno strettissimo legame con Akragas: Finziade infatti prende il nome dal Finzia, tiranno di Akragas, che la fondò nel 282 a.C., dopo aver distrutto la città di Gela”.

“L’operazione è stata pensata – scrive ancora il Parco – come una vera azione di archeologia pubblica, certi di poter contare su una comunità, come quella licatese, che conosce molto bene le modalità della salvaguardia e della valorizzazione “dal basso” dei beni culturali. Sarà infatti diffusa in ambito internazionale una call rivolta a studenti universitari che vorranno partecipare allo scavo a cui sarà garantito l’alloggio. Inoltre, saranno coinvolti nella ricerca il GRAL Gruppo di Ricerca Archeologica Licatese e gli studenti del Liceo Linares di Licata. Per agevolare la presenza di studiosi e studenti a Licata il Parco ha già

avviato la ristrutturazione di un immobile all’interno del sito da adibire a foresteria che sarà pronto prima dell’avvio della campagna di scavo”. “L’impegno del Parco nella valorizzazione dei siti della provincia parte dalla ricerca – dice il direttore Roberto Sciarratta – e Licata è un sito sul quale stiamo investendo tanto. Oltre al restauro e all’arredo della foresteria sosterremo le spese di tutte le operazioni preliminari all’avvio del cantiere di scavo. Intanto lavoriamo al Castel Sant’Angelo, dove sono in corso interventi di manutenzione e nuovi progetti di fruizione ed al Museo della Badia. Il nostro è un impegno costante, in risposta ad una comunità che tanto crede nel valore della sua storia”.

Gli interessati potranno richiedere ulteriori informazioni e la scheda di partecipazione, da compilare e inviare entro il 3 marzo 2024, alla e-mail: alessio.toscanoraffa@cnr.it.

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