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Cinque consiglieri ai revisori: “Preoccupati per la situazione finanziaria del Comune”

Cinque consiglieri comunali, Piera Di Franco, Francesco Moscato, Giuseppe Peruga, Martina Farruggio e Domenico Sambito, hanno scritto una lettera al nuovo collegio dei revisori dei conti del Comune sottolineando di essere “preoccupati per la situazione finanziaria del Comune. Sarebbe per noi opportuno conoscere quali azioni sono state messe in atto da questa amministrazione per fronteggiare questa problematica in quanto, al momento, siamo solo certi di cosa essa non stia facendo”.

“Ad oltre 2 mesi dall’approvazione del bilancio, la Città è ancora in attesa di sapere se e quando la Giunta delibererà il piano esecutivo di gestione, al fine – aggiungono i consiglieri – di dare contezza, capitolo per capitolo, di come intende spendere e incassare, ed il fatto che non si sia ancora provveduto a farlo ci risulta quanto mai strano. Segnaliamo che non è ancora stato completato l’iter di approvazione definitivo degli atti del 2019 e che, entro 90 giorni dall’approvazione del bilancio avvenuta in data 18 Maggio si sarebbe dovuto provvedere a portare in Consiglio il programma biennale 2019/2020 che noi attendiamo fiduciosi. Rileviamo che giorno 30 Giugno del corrente anno è scaduto il termine per l’approvazione del consuntivo 2019 e che, solo dall’approvazione in Giunta, ci vorrà oltre un mese per l’approdo in Consiglio Comunale”.

“Ricordiamo – scrivono ancora i cinque consiglieri comunali – inoltre che a Settembre scadrà il termine di approvazione del bilancio 2020/2022. Apprendiamo che lo Stato Italiano ha concesso a tutti i Comuni della nazione soldi per liquidare le fatture non pagate a dicembre 2019, che ammontano a oltre 19 milioni di euro, e corre l’obbligo di evidenziare quanto non possa essere venduta come buona notizia un semplice spostamento del debito di liquidità a futura memoria. Questo è un debito che andrà pagato e che ogni anno accorcerà l’anticipazione di tesoreria che il Comune potrà utilizzare”.

“Ci piacerebbe sapere – scrivono ancora i cinque consiglieri comunali – anche, a proposito di anticipazione di tesoreria, come questa amministrazione intenda rientrare dagli 8 mln di anticipazione già accordati dalla Banca tesoriere. Tale debito di tesoreria quindi si aggiungerebbe al debito per anticipazione di liquidità, e ad essi andrebbero aggiunti altri debiti milionari fuori bilancio sui quali il precedente assessore alle Finanze, a seguito di precise domande da parte di alcuni Consiglieri Comunali, ha glissato, non dicendo nulla sulla mancata copertura degli stessi sull’ultimo bilancio deliberato. A tal proposito chiediamo, certi che questa volta avremo un risposta da parte di questo Collegio, che fine abbia fatto la copertura finanziaria del debito milionario del consorzio tre sorgenti, quello dell’esproprio dell’elisuperficie, e dei debiti relativi alla gestione Dedalo, e non di meno tutti i debiti milionari in giacenza nei vari dipartimenti. In merito a ciò una domanda sorge spontanea: non è che nell’ultimo bilancio ci si è “dimenticati” di coprire questi debiti, e al contempo è stata esageratamente aumentata la previsione di entrata?”.

“E’ proprio su quest’ultimo punto che nasce una riflessione importante: sui 5,2 mln circa di recupero evasione previsti per il 2019 quanti soldi sono stati realmente incassati? Non dimentichiamo che il bilancio 2019/2021 è stato approvato a maggio, e non vorremmo scoprire – aggiungono i cinque consiglieri – che è stata inserita una somma esagerata rispetto ad un dato che già a maggio era conosciuto. Altrettanto interessante sarebbe sapere quanti soldi il Comune ha incassato dal recupero evasione previsto per il 2020 e stimato nell’ultimo bilancio in circa 8,5 mln di euro, una cifra forse sovradimensionata, anch’essa dubbiosa, proposta dalla Giunta nell’ultimo bilancio, in piena emergenza covid. Continuare a perseguire strade tortuose con la mancata copertura dei debiti e l’iscrizione di entrate a dir poco esagerate, potrebbe comportare gravi danni alle finanze pubbliche e gravi pregiudizi in termini di responsabilità. E’ per questo motivo che abbiamo sentito la necessità di coinvolgere il neo collegio dei revisori, affinchè esso possa dare adeguati ragguagli al Consiglio Comunale e alla Città di Licata sulla situazione finanziaria dell’ente e possa fare chiarezza sui punti fin ora affrontati. A tutte le questioni sopra dette, inoltre, se ne lega una, la più importante: la riscossione delle entrate comunali. Cosa sta facendo su questo punto l’amministrazione comunale? E’ solo di qualche giorno fa l’ennesimo affidamento a Gefil di un appalto di 24.800 euro (determina dirigenziale n. 11 del 14 luglio 2020) per un non meglio precisato servizio di manutenzione della piattaforma tributi. Cosa si intende per manutenzione della piattaforma? Perché si va avanti ad affidamenti che altro non sembrano che snaturare la gestione diretta del servizio? Perché un servizio che dovrebbe essere a gestione interna, attraverso tutti gli affidamenti che si sono susseguiti, sembra, di fatto, essere stato esternalizzato. All’interno della stessa determina si evince che le somme utilizzate sono riferite al p.e.g. 2018; come mai se questo consiglio ha gia votato il bilancio 2019, si fa riferimento al p.e.g. 2018? Anche su questo aspetto e su ciò che vorrà e dovrà fare l’Ente chiediamo il conforto del neo collegio dei revisori; la Città è stanca di aspettare e vuole conoscere il proprio destino finanziario”.

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