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Augusto Sorriso

Politica

Augusto Sorriso: “Gli italiani all’estero amano la terra d’origine, ma spesso lo Stato li trascura”

Augusto Sorriso, imprenditore nel settore della ristorazione, licatese doc che dal ’94 risiede nel New Jersey, negli Stati Uniti d’America, è candidato al Senato per le Politiche del 4 marzo.  

Sorriso, che nell’88 è stato sindaco di Licata, dall’89 al ’91 presidente dell’Asl ed è stato uno dei vice sindaco più giovani della città (ricoprì l’incarico a soli 27 anni), corre nella circoscrizione America del Nord e Centro America e può essere votato, naturalmente, dagli italiani residenti in quei paesi.

Così come nelle ultime Politiche (quando vide sfumare l’elezione alla Camera per appena 399 voti), corre per il Maie, il Movimento associativo italiani all’estero.

“Il movimento – dice Augusto Sorriso – è slegato dai partiti tradizionali, rappresenta gli italiani che risiedono all’estero che, credetemi, conservano con orgoglio le loro origini tricolori, anche se non sempre lo Stato italiano si ricorda di loro. Il Maie, in questa competizione politica, ha una squadra eccezionale di candidati alla Camera ed al Senato. Siamo convinti di potere fare bene”.

Gli italiani residenti nell’America del Nord e nel Centro America, per intenderci dall’Alaska a Panama, che hanno diritto al voto sono 301.000. Nelle ultime Politiche i votanti in quel territorio furono circa 90.000.

Augusto Sorriso per 10 anni ha fatto parte del Consiglio generale degli italiani all’estero ed ora presiede la Confederazione dei siciliani del Nord America.

“La cosa più bella che sto riscontrando in questa campagna elettorale – dice il licatese candidato al Senato – è l’affetto della gente, di tanti amici residenti nelle più svariate città della circoscrizione che mi hanno assicurato il loro sostegno. Del resto sanno quanto, ormai da anni, mi sono battuto per difendere i diritti degli italiani che risiedono in America. Per me la loro amicizia è già una vittoria”.

Sono diversi i punti del programma del Maie per le Politiche.

“Faccio alcuni esempi – ribadisce Sorriso -. In Italia si parla tanto di spending review. Bene, pensate che lo Stato ha chiuso il consolato del New Jersey per risparmiare, ma il personale è stato trasferito in quello di altri consolati, e continua ad essere regolarmente retribuito. Quindi l’unico risparmio, a fronte dei tanti disagi che una simile decisione ha provocato agli italiani che risiedono in questo Stato, è stato quello dell’affitto dei locali che ospitavano il consolato. Non era meglio lasciarlo aperto? Caso simile per l’Istituto di commercio estero e turismo. Sono stati chiusi dallo Stato italiano per risparmiare, ma tutti gli impiegati lavorano nei consolati. Quindi si risparmia solo l’affitto dei locali che ospitavano l’istituto. Ed ancora: c’è qualcuno, in Italia, che sa che gli italiani residenti all’estero pagano l’Imu per la casa che hanno in Italia, considerata seconda abitazione? Vi pare possibile una simile situazione? Ovviamente questa viene vista come una palese ingiustizia”.

Augusto Sorriso cita anche un altro caso.

“L’80 per cento del personale che lavora nel consolato dell’Inghilterra è del posto, mentre in quello italiano solo il 35 per cento. Ciò vuol dire che il rimanente personale proviene dall’Italia, con un costo molto superiore. Abbiamo calcolato che se lo Stato italiano assumesse il personale direttamente in America, risparmierebbe oltre un miliardo di euro all’anno. Questa sì che sarebbe vera spending review”.

“A fronte di questo – aggiunge Sorriso – rileviamo che la Francia spende circa 300 milioni all’anno per diffondere la cultura francese all’estero. L’Italia appena 4 – 5 milioni. Come si può pensare ad un ritorno turistico se non si investe in questo campo?”.

Ma c’è anche un altro caso che il Maie solleva, quello della doppia cittadinanza.

“Fino al ’92 – conferma il licatese candidato al Senato in America – chi prendeva la cittadinanza straniera perdeva, automaticamente, quella italiana. Bene, nel ’92 è stata aperta una “finestra” che consentiva agli italiani di avere, richiedendola, la doppia cittadinanza, ma è stata richiusa subito. Così chi non ha saputo di questa possibilità ora non può tornare ad essere cittadino italiano e, per esempio, americano insieme. Mi chiedo, soprattutto in un periodo in cui si discute tanto della possibilità di garantire la cittadinanza agli stranieri nati in Italia, perché non si concede agli italiani all’estero la possibilità di riacquisire la cittadinanza del paese in cui sono nati. L’ho già detto, qui tutti siamo orgogliosi di essere italiani, allora venga garantito a tutti il diritto alla doppia cittadinanza. E’ una delle battaglie che, con il Maie, condurremo nel parlamento italiano”.

E Licata?

“Beh – risponde Augusto Sorriso – Licata è la mia terra, dove sono nato, cresciuto, ho lavorato e fatto politica al servizio della comunità per tanti anni. E’ sempre nel mio cuore. Ci torno spesso, credo che farò un salto a Licata anche dopo le elezioni Politiche. E’ una terra che ha tanto risorse, certo sta soffrendo, ma credo che facendo rete, unendo le forze in un progetto comune, possa risollevarsi e “rinascere”. A convincersene, però, devono essere soprattutto i licatesi”.

(Foto Augusto Sorriso FB) 

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