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Carmelo Pullara

Politica

Assistenza ai disabili, Carmelo Pullara: “In atto vergognosa strumentalizzazione del mio operato”

Ieri in Commissione Sanità all’Ars, è stato esaminato lo schema di decreto attuativo dell’articolo 9, comma 5 della legge regionale 8 del 2017 in tema di sostegno alla disabilità ed alla non autosufficienza.

Sulla questione è intervenuto il deputato licatese Carmelo Pullara, vice presidente della stessa commissione.

“Mi giungono notizie di messaggi speculativi ove, biecamente, si scrivono informazioni inesatte e prive di fondamento – scrive Pullara – sugli atti ai quali si sta lavorando in questi giorni in Regione. Mi batto sin da prima del mio mandato, per il diritto delle persone con disabilità e delle loro famiglie di scegliere liberamente se accedere al sostegno monetario diretto per le cure o affidarsi a cooperative, proprio al fine di evitare soprusi e garantire un diritto. Ingenuamente pensavo che non si potesse speculare su argomenti così delicati, al contrario, mi trovo a dover chiarire pubblicamente la mia posizione”.

“Vi ricordo preliminarmente – aggiunge Pullara – che già dallo scorso febbraio comunicavo (a mezzo stampa e social) che con l’approvazione unanime dell’articolo 3 del disegno di legge 46 si era, di fatto, determinato un radicale cambiamento nel sistema di tutela dei cittadini con disabilità grave e gravissima, consentendo ai beneficiari del fondo annuale di sostegno di scegliere liberamente se affidarsi ad un privato o ad una cooperativa. Informavo altresì che i criteri di selezione dei beneficiari rimanevano gli stessi, facendo salve le domande pervenute nel 2017 e dando informazione sulla cadenza di erogazione annuale. Per coloro che fossero risultati idonei, ci sarebbe stato – scrive ancora il vice presidente della sesta commissione – un trasferimento monetario diretto, da utilizzare esclusivamente per i servizi di assistenza domiciliare e previa sottoscrizione di un patto di cura, al fine di garantire il libero arbitrio dei beneficiari, relativamente alla scelta di chi avrebbe dovuto assisterli nella loro quotidianità. La bozza di decreto all’ordine del giorno va proprio in questa direzione. Chiedo dunque ai cittadini coinvolti, che vengono contattati da persone che marciano sulla vostra buona fede, di contattarmi direttamente anche attraverso le segreterie, qualora vi sia necessità di ulteriori chiarimenti e di acquisire notizie fondate sull’argomento”.

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