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Acqua del rubinetto

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“Acqua, i soldi ci sono ma non vengono spesi”, Titano chiede le dimissioni del direttivo Ati

“Rimane inascoltata e nemmeno presa in considerazione la delibera 80 della Regione Sicilia, che comunica a tutti gli Enti di Governo del Sistema Idrico che vi sono 1.378.350 euro da poter spendere solo se le Ati funzionassero, almeno un po’”.

A scriverlo, in una nota appena diffusa, è il coordinamento Titano, a firma di Gaetano Milioto.

“Se incapaci di gestire quelle risorse come stazione appaltante, potrebbero girarle ai comuni interessati a spenderli – aggiunge Titano – per rimettere in regola i depuratori ed uscire dallo stato di infrazione comminatoci dall’ Unione Europea. Si potrebbero rifare le condotte idriche che producono perdite per quasi il 50 % , oppure  riefficientare  tutto il sistema. Soldi che provengono dalla delibera Cipe n° 60 del 2012, oppure dal Patto per il Sud , oppure dal POFSC 2014/2020.  Ma sappiamo che la nostra Ati è senza un Direttore, già da parecchio tempo e con la procedura per arruolarne un altro ferma da parecchio tempo. Non sta servendo nemmeno la minaccia di commissariamento, da parte della Regione, per far accelerare l’Ati. Intanto, nessuno dice ai sindaci dei Comuni non consegnatari che la Regione non potrà assegnare nessuna risorsa per il riefficientamento di linee e serbatoi e per la realizzazione di questi progetti se prima non vi è una loro dichiarazione di ingresso all’interno dell’Ati”.

“Per il bene di un intero Ambito – si conclude il comunicato di Milioto indirizzato all’Ati – vi diciamo in maniera sommessa ma realistica: dimettetevi, se il Direttivo dell’Ati non se la sente di affrontare e risolvere dette problematiche….. rassegni le proprie dimissioni. Che si passi la mano a sindaci che conoscono la problematica e che abbiano la voglia di porvi rimedio. Fatelo per tutti i cittadini dell’Ambito di Agrigento”.

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