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Maria Platamone

Politica

Accorpamento dell’istituto “Re Capriata”, il vice sindaco Platamone: “Ogni allarmismo è ingiustificato”

Francesca Platamone, vice sindaco del Comune di Licata con delega all’Istruzione, interviene “in merito – scrive – alla  vicenda dell’accorpamento dell’Istituto Filippo Re Capriata, per cercare di fare chiarezza e smentire le voci diffuse nelle ultime settimane che tendono a creare confusione e a fomentare gli studenti”.

L’assessore indica la proposta dell’amministrazione comunale che nei giorni scorsi è stata presentata, senza essere accolta, alla Conferenza provinciale per il dimensionamento e la riorganizzazione della rete scolastica della provincia di Agrigento.

“Nella Conferenza provinciale per il dimensionamento e la riorganizzazione della rete scolastica – scrive Platamone – della provincia di Agrigento, a cui ho partecipato delegata dal sindaco di Licata,  è stato approvato il piano di dimensionamento degli istituti scolastici, predisposto dal dirigente dell’ambito territoriale di Agrigento  (ex provveditorato), senza che il suddetto piano venisse messo a disposizione in anticipo e che prevede l’accorpamento in toto dell’Istituto Re Capriata all’istituto Fermi di Licata. In quella sede, la sottoscritta ha rilevato che tale scelta avrebbe portato ad una situazione di squilibrio tra i due istituti in termini di iscritti, con gravi ricadute sulla realtà scolastica e sull’assetto territoriale dell’Istruzione Pubblica e  ha chiesto di considerare la possibilità di una ripartizione degli indirizzi del Re Capriata agli altri due istituti di Licata, proposta non accolta come tutte le altre proposte pervenute dai rappresentanti degli altri comuni della provincia, i quali nella stessa sede  sono intervenuti in relazione alle situazioni dei loro territori”.

“Ecco i probabili scenari – aggiunge l’assessore – e il perché della mia valutazione, che mi ha spinta, quale rappresentante dell’amministrazione comunale ad esprimere la mia proposta. Accorpando il Re Capriata all’Istituto Fermi si arriverebbe ad un numero di alunni di 1102 (671+ 431)

Accorpando il Re Capriata al Liceo Linares si arriverebbe ad un numero di alunni di 1077 (6711+431). Invece con un’equa ripartizione del sottodimensionato “Re Capriata” tra Liceo “Linares” ed IIS “Fermi” si arriverebbe ad un numero di alunni rispettivamente di 883 alunni e 865 e potrebbe essere l’unica soluzione in linea con quanto disposto dal decreto Assessoriale/Istruzione Regione Sicilia n.1543 del 02/08/2023,  e che garantirebbe ad entrambi la possibilità di continuare ad esistere come istituti autonomi, visti i nuovi parametri fissati a 900 alunni. Tuttavia, si fa presente che l’Amministrazione comunale non ha alcuna competenza in merito alla questione e che la decisione spetta all’Assessorato Regionale”. “Si fa presente altresì, che le voci di possibili scissioni o perdite di indirizzi, docenti e quant’altro sono da ritenersi infondate e prive di ogni logica. Certamente, se il sottodimensionato Re Capriata dovesse essere – aggiunge il vice sindaco – diviso tra le due Istituzioni scolastiche Liceo Linares e IIS Fermi, significherebbe esclusivamente prevenire eventuali future situazioni di ricadute negative sulla realtà scolastica e sull’assetto territoriale di Licata,  preservando le due istituzioni scolastiche autonome presenti sul territorio”.

“Alla luce di quanto esposto prima, per confutare le ricostruzioni fantasiose e le inutili strumentalizzazioni, non è vero che si “perderebbero” molti professori; non è vero – conclude Francesca Platamone – che con il cosiddetto “smembramento” del Re Capriata gli indirizzi saranno spostati in altre scuole e il plesso diventerebbe liceo; non è vero che un eventuale divisione degli indirizzi agli altri due istituti, e non solo al Fermi, porterà alla fine del Re Capriata, perché gli alunni rimarrebbero dove sono, molto verosimilmente con divisione degli spazi interni e delle aree esterne che sicuramente potrebbero essere separatamente fruite, senza reciproche interferenze, e certo non sarebbe né la prima né l’ultima delle identiche situazioni presenti sul territorio italiano. Ad ogni modo, l’amministrazione comunale, che ha enorme rispetto per le due Istituzioni scolastiche, eccellenze e storia del territorio licatese, segue l’esito della decisione dell’Assessorato regionale, ma parimenti  invita alla calma, a non creare allarmismi, perché ritiene che famiglie e studenti debbano essere sostenuti con informazioni adeguate, senza prospettare scenari che non esistono, senza infondere in loro ansia e preoccupazione”.

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