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Conferenza Giuseppe Russotto

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Tari, il presidente del consiglio comunale replica all’Udicon: “Non possiamo revocare le delibere”

Il presidente del consiglio comunale di Licata, Giuseppe Russotto, nel corso di una conferenza stampa che ha tenuto stamattina insieme al vice presidente Alessio Munda, ha fatto chiarezza sulle risposte che sia lui, sia la conferenza dei capigruppo all’unanimità, hanno dato alla lettera dell’Udicon che, depositando 2.000 firme, chiedeva la revoca delle delibere del 2018 relative all’aumento della Tari ed alla bollettazione.

“E’ stata rigettata – scrive il Comune – la richiesta di revoca, avanzata dall’associazione U.DI.CON., delle deliberazioni di Consiglio comunale n° 25 del 29 Marzo 2018, e n° 57 del Settembre 2018, con le quali sono state determinate le tariffe Tari e la rateizzazione delle stesse, per l’anno 2018. La prima delle due deliberazioni è stata adottata dall’ex Commissario Straordinario del Comune, Maria Grazia Brandara, mentre la seconda dall’attuale Consiglio comunale”.

Russotto, nel corso della conferenza stampa, ha rilevato che “alle accuse mosse dall’Udicon, secondo cui il consiglio comunale sarebbe un “porto delle nebbie”, rispondiamo con i fatti. Già due settimane dopo avere ricevuto la richiesta abbiamo risposto, rilevando che attendevamo un parere dell’Ufficio Tributi, ed oggi rispondiamo in maniera definitiva, nemmeno un mese dopo aver ricevuto la lettera di Udicon. Altro che porto delle nebbie, questa è trasparenza assoluta e massima celerità. E’ quello che facciamo ogni giorno con tutti coloro i quali chiedono un parere del consiglio comunale”.

“Dopo aver ricevuto la richiesta di revoca delle due deliberazioni, a noi pervenuta il 9 Maggio 2019, corredata da circa 2000 sottoscrizioni di cittadini – aggiunge Russotto – allo scopo di tutelare gli interessi dell’Ente e degli stessi cittadini, grazie ad una decisione unanime adottata con la

Conferenza dei Capigruppo, al fine di dare risposte concrete ai quesiti postici, ha inviato apposita nota al Segretario generale e al competente ufficio per sapere se era giuridicamente possibile procedere alla

Revoca. Dalla risposta avuta dall’Ufficio Tributi è stato evidenziato che, ai sensi dell’art. 29 c.pa., l’azione di annullamento per violazione di legge, incompetenze ed eccesso di potere di una delibera del Consiglio Comunale o del Commissario Straordinario in sostituzione del Consiglio, si propone nel termine di decadenza di sessanta giorni, ragion per cui le delibere in oggetto, non essendo state impugnate nel termine di sessanta giorni dalla loro pubblicazione sono a tutti gli effetti valide ed efficaci”.

“A ciò – aggiunge Giuseppe Russotto – l’Ufficio, oltre a far rilevare che il tutto è stato fatto entro i termini e secondo le modalità previste dalla normativa vigente che disciplina la materia, fa anche notare che un’eventuale revoca e/o annullamento delle delibere oggetto di discussione avrebbe pesanti ripercussioni per le entrate comunali, per cui il Consiglio dovrebbe deliberare la copertura del mancato introito e, quindi, del costo del servizio, con altre voci di bilancio. Concludendo, nel ribadire pieno rispetto alle legittime richieste dei cittadini, ma anche alle norme che tutelano il Comune, desidero sottolineare la tempestività con la quale il sottoscritto e tutti i capigruppo consiliari, hanno esaminato e preso a cuore la richiesta fatta da circa 2000 nostri concittadini, e a noi pervenuta tramite l’Udicon, al fine di dare loro una risposta precisa, chiara e senza giro di parole, assumendoci pienamente le responsabilità di quanto affermato”.

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