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Mappa antica di Licata

Storie

Sapevate che Licata era cinta da mura? Ecco quanto costava nel ‘500 aprire e chiudere le porte

C’era un tempo in cui Licata era completamente cinta da mura. Mura (demolite in epoca moderna sigh!) che costituivano il perimetro della città, separavano l’abitato dalle campagne e rappresentavano un formidabile apparato difensivo.

Il Fondo Librario Antico, diretto da Angelo Mazzerbo, grazie ad una recente ricerca tra i documenti che sono custoditi al primo piano dell’ex convento di San Francesco che ora ospita la scuola media “Gaetano De Pasquali”, ha trovato un mandato di pagamento datato primo di ottobre 1575 con il quale i giurati (amministratori) della città liquidavano il dovuto al soldato spagnolo che aveva il compito di aprire le porte di Licata all’alba e richiuderle al tramonto.

Quante erano le porte della città? Ben cinque: porta Sant’Angelo, porta Nuova, porta Grande, porta Marina e porta Agnese.

Ecco l’atto dei giurati di Licata pubblicato dal Fondo Libario Antico sulla propria pagina Facebook:

“I Giurati (Amministratori): Giovan Battista Cimino, Don Ferrante De Caro, Francesco Riolo, autorizzano il Tesoriere Antonuccio Bennici, al pagamento di Onza 1 in favore del soldato spagnolo Peri Lopes, “…unza una quali se le paga per il soldo di uno mese per chiudiri (chiudere) et apriri (aprire) li porti (le porte) della cita (città) Incomezando (a partire) dello primo (dal primo) del mese de settembro (Settembre) per tutto detto mese et questo per ordini del Capitano D’armi…” Il mandato di pagamento è controfirmato dai Giurati (in basso a sinistra) e dal Capitano D’Armi spagnolo Gaspare Lois De Melo (a destra)”.

(Foto Fondo Librario Antico FB) 

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