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Incontro Lega pescatori

Attualità

Questione pescatori, la Lega incontra il Governo, Tardino: “Ci saranno misure compensative”

Annalisa Tardino, europarlamentare licatese, annuncia l’impegno della Lega a supporto delle marinerie siciliane.

“Una delegazione composta dagli onorevoli Annalisa Tardino e Lorenzo Viviani – si legge in un comunicato stampa della Lega – e da alcuni esponenti della XIII commissione della Camera, insieme ad una rappresentanza dei pescatori siciliani, ha incontrato il sottosegretario Franco Manzato per trovare possibili soluzioni al problema posto dall’entrata in vigore del regolamento UE 982/2019”.

“Ringrazio – è il commento di Annalisa Tardino, componente della Commissione Pesca del Parlamento europeo – il sottosegretario Manzato e il direttore generale Rigillo per la pronta disponibilità a riceverci e a lavorare con noi per individuare possibili soluzioni in grado di risolvere questa problematica. Il sottosegretario si è impegnato ad attivare tutte le forze politiche al fine di addivenire ad una modifica della raccomandazione della Commissione Generale per la pesca del Mediterraneo, adottata nel 2016 e basata su dati scientifici ancora precedenti, e secondo noi non rispondenti all’attuale stato delle risorse del Mediterraneo”.

“Nelle more – aggiunge l’eurodeputata – abbiamo concordato un impegno del Governo ad attivare alcune misure compensative a favore degli operatori della pesca nell’ambito degli interventi previsti dal Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, al fine di sostenere economicamente i pescatori colpiti da questa provvedimento. Vogliamo trovare una soluzione unitaria, di concerto con il Governo della Regione, che consenta a questi pescatori e alle loro famiglie di vivere e lavorare in maniera dignitosa e sostenibile. A chi ci accusa, poi, di danneggiare l’ambiente, rispondiamo che nessuno di noi intende sostenere una politica di sfruttamento del Mediterraneo, ma semplicemente riteniamo che i dati su cui si basano queste scelte non tengano conto dei recenti miglioramenti dello stato delle risorse nel nostro mare. Intendiamo dimostrare, dati alla mano, che la biomassa non è più a rischio, e procedere poi alla modifica di queste norme sulla base di dati scientifici aggiornati”.

 

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