Seguici sui social
Castel Sant'Angelo

Storie

Quando iniziò la costruzione di Castel Sant’Angelo? Lo rivela il Fondo librario antico

Il Fondo librario antico di Licata, coordinato da Angelo Mazzerbo, carte alla mano rivela quando iniziarono i lavori di costruzione di Castel Sant’Angelo, in origine Forte Petigno, la fortezza spagnola che ancora oggi, da monte Sant’Angelo, domina Licata.

Ieri sera il Fondo librario antico ha pubblicato i documenti tratti dal Registro dei mandati del tesoriere dell’Universitas (Comune) di Licata.

I documenti pubblicati sono del 5 e 10 luglio del 1615, e del 14 novembre 1616.

E, inoltre, dalle carte si evince che l’area in cima al monte Sant’Angelo, a quel tempo veniva chiamata “Carnara”, letteralmente un grande ossario.

Il primo documento è datato 5 luglio 1615: “Il tesoriere Angelo Drago – scrive il Fondo riportando il mandato di pagamento – autorizza il pagamento di tarì 26 al corriere Paolo Smecca per aver consegnato al Viceré e al Tribunale del Real Patrimonio (Palermo) le richieste di autorizzazione, inviate dai Giurati (Amministratori) di Licata e dal Comandante Generale di Cavalleria (Hernando Petigno) per poter costruire il Forte sulla “Carnara”. Il mandato è validato dai Giurati: Giuseppe Lucchesi, Paolo D’Avila, Don Cesare Caetani, Marco D’Averna ed è controfirmato dal Notaio Antonio Mallia”.

E ancora, 10 Luglio 1615: “Il tesoriere Angelo Drago autorizza il pagamento di onze 28 e tarì 27 al serviente Paolo Ballo per aver acquistato e distribuito giornalmente pane, vino, formaggi, sarde, tonnina (tonno in salamoia) e cipolle, agli operai che hanno lavorato (travagliato) per la realizzazione (fattura) dello scavo (delle trincee “trincheri”) per la realizzazione del Forte da realizzarsi alla “Carnara” sulla Montagna. Il mandato è stato eseguito su ordine del Capitano Hernando Petigno (scritto Patigno) Comandante Generale della Cavalleria(Cavallaria) Leggera (Legera) “et gubernatore generale delli genti di guerra della Costa di mezzo giorno…” Il mandato è autorizzato dai Giurati: Giuseppe Lucchesi, Paolo D’Avila, Don Cesare Caetani, Marco D’Averna ed è controfirmato dal Notaio Antonio Mallia”.

Sempre il 10 Luglio 1615: “Il tesoriere Angelo Drago autorizza il pagamento di onze 10, tarì 17 e grani 5 al portiere Giuseppe De Crisci per aver acquistato il “mangiare” (cibo) per dodici giorni, fornito al Capitano Hernando Petigno (scritto Patino) Comandante Generale della Cavalleria Leggera “et gobernatore di la genti di guerra della Costa di mezzo giurno…” Il mandato è autorizzato dai Giurati: Giuseppe Lucchesi, Paolo D’Avila, Don Cesare Caetani, Marco D’Averna (scritto DAvarna) ed è controfirmato dal Notaio Antonio Mallia”.

Infine il mandato del 14 Novembre 1616: “Il tesoriere Francesco Perconti autorizza il pagamento di onze 1, tarì 8 e grani 5 a Mariano Di Falco per aver acquistato rotula 25 (20 Kg.) di piombo (scritto piumbo) consegnati ai Giurati “passati” per ordine di Hernando (scritto Ernando) Petigno (scritto Patignio)… per realizzare tante palle (scritto balli=proiettili) di moschetto da consegnare al “Munizioniere” Giovan Battista Formica. Il mandato è autorizzato dai Giurati: Don Antonino De Caro, Arcangelo Anelli (Anello), Nicola Serravilla (Serrovira), Decio Carrera e dal Sindaco Francesco D’Averna. Il mandato è controfirmato dal Notaio Antonio Mallia”.

Pubblicità

Di più in Storie