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Sant'Angelo

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“Protesse Licata dal terremoto del 1693”, la città rende onore a Sant’Angelo

Sono iniziate ieri, ed andranno avanti fino a domani, le celebrazioni in onore di Sant’Angelo Martire, compatrono di Licata. Si ricorda “lo scampato pericolo del terremoto della Val di Noto del 1693”, quando per intercessione del patrono, Licata venne miracolosamente salvata da danni a persone o cose.

L’iniziativa è a cura della Provincia Italiana dei Carmelitani e del santuario del patrono.

Ieri sera c’è stata la traslazione dell’urna di Sant’Angelo sull’altare maggiore. Alle 15 di oggi, in coincidenza con l’orario della sciagura, hanno suonato tutte le campane. A presiedere, alle 18, la messa solenne con panegirico e preghiera del triduo, è padre Roberto Toni O. Carm., priore della Provincia Italiana dei Carmelitani.

Alle 18 di domani a presiedere la messa di ringraziamento, con preghiera del triduo, sarà don Giuseppe Cumbo, vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento. La messa sarà concelebrata dall’arciprete don Angelo Fraccica ed animata dalla comunità parrocchiale Santi Antonio e Vincenzo della chiesa Madre. Al termine il Te Deum e la riposizione dell’urna di Sant’Angelo nella cappella.

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