Nuova “tegola” sull’ospedale di Licata: mancano i medici e l’Asp accorpa Medicina e Cardiologia

Arriva l’estate e, puntualmente, i reparti dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata vengono accorpati.

Stavolta è toccato a Medicina e Cardiologia che, con una nota della direzione aziendale dell’Asp di Agrigento, sono diventati un reparto unico e, pare, siano destinati a rimanerlo per tutta l’estate.

L’iniziativa, ovviamente, non riguarda solo Licata, ma tutti i presidi sanitari della provincia.

Il provvedimento per Licata riguarda anche la guardia attiva notturna, che viene sospesa, e sostituita dalla pronta disponibilità. Nella lettera si specifica che le urgenze cardiologiche, qualora non sia possibile gestirle al San Giacomo d’Altopasso, saranno trasferite al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio di Agrigento. Nella lettera si specifica altresì che qualora il cardiologo o l’internista fossero impegnati in un trasferimento secondario, le urgenze di reparto saranno garantite dal rianimatore.

Il provvedimento è dettato, evidentemente, dall’ormai cronica carenza di medici, problema che per quanto riguarda i due reparti in questione, è grave soprattutto in Cardiologia, dove al momento sono in servizio soltanto due sanitari. Ovviamente può accadere che pazienti della Cardiologia, qualora il medico in servizio sia impegnato in un trasferimento, debbano essere assistiti da un Internista che non ha la specificità.

Del resto è solo di pochi giorni fa la notizia, resa nota dall’Asp, dell’assunzione di oltre 100 medici italo – argentini per far fronte alle gravissime carenze d’organico nei presidi sanitari della provincia di Agrigento.

Rimane un’amara considerazione: il San Giacomo d’Altopasso è uno dei presidi che soffre maggiormente la carenza di medici, ed i sanitari in servizio fanno “miracoli” per continuare a garantire l’assistenza ai pazienti. Pazienti che, visto che siamo in estate, raddoppiano.