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Carabinieri reperti archeologici

Cronaca

Maxi operazione contro il traffico internazionale di reperti archeologici, indagati anche 2 licatesi

Si chiama “Demetra” ed è un’operazione dei carabinieri del comando Tutela Patrimonio Culturale che ha consentito di recuperare ben 3.000 reperti archeologici. I dettagli del blitz sono stati resi noti nel corso della mattinata nel comando provinciale dell’Arma di Caltanissetta.

Sono 23 le persone arrestate, e che ora si trovano in carcere o ai domiciliari, mentre gli indagati sono complessivamente 41.

Tra gli indagati, secondo quanto reso noto dai carabinieri, ci sono anche due licatesi e persone residenti a Campobello di Licata e Ravanusa.

Nelle prossime ore si conosceranno maggiori dettagli sulla vasta operazione le cui indagini sono iniziate nel 2014. Nei confronti degli indagati, a vario titolo, viene ipotizzato il reato di traffico internazionale di reperti archeologici. Gli arresti sono stati eseguiti, oltre che in Sicilia, nel Regno Unito, in Germania ed in Spagna.

Le ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Gip del Tribunale di Agrigento, sono state eseguite dai carabinieri in collaborazione con Europol ed Eurojust.

I reperti archeologici sequestrati, secondo gli investigatori, hanno un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro.

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