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L’importanza dell’operaio generico nelle aziende: non chiamatelo lavoratore di serie B

Nelle aziende, nelle industrie e nelle fabbriche si tende a fare una distinzione tra operaio generico e operaio specializzato. Di primo impatto si potrebbe pensare che l’operaio generico sia un lavoratore di serie b, sottoposto all’operaio specializzato.

Non è affatto così, ma si usa questa terminologia semplicemente per distinguere le diverse mansioni che hanno le due tipologie di operai.

L’operaio generico non ha una specifica formazione professionale e si occupa di compiti principalmente manuali.

Quest’occupazione è indicata per chi non ha ancora maturato un’esperienza sufficiente per svolgere incarichi più settoriali e specializzati e si dedica principalmente ad attività di manovalanza che non richiedono particolari competenze tecniche.

Le stesse attività manuali non vanno assolutamente sottovalutate e di certo non sono meno importanti di quelle organizzative e logistiche.

In un magazzino tutti i processi lavorativi sono concatenati l’uno con l’altro, quindi gli operai generici o specializzati devono lavorare all’unisono per garantire la massima produttività dell’azienda.

Basta una singola criticità per mandare a monte tutto il processo produttivo o per rallentare i flussi lavorativi.

Ecco perché gli operai generici non devono essere sottovalutati, anzi, spesso i processi produttivi partono proprio dalle attività manuali che devono essere svolte alla perfezione.

Questo ragionamento ci fa capire quale sia l’importanza strategica degli operai generici all’interno di aziende, fabbriche e magazzini.

Ma cosa fa nello specifico un operaio generico? Tra le tante mansioni che gli possono essere assegnate ci sono la pulizia degli impianti e la loro manutenzione, il controllo degli strumenti di lavoro, la verifica della qualità dei prodotti e le attività di monitoraggio.

L’operaio generico è l’occupazione ideale per chi vuole intraprendere una carriera come magazziniere, ma ha bisogno di farsi le ossa prima di poter aspirare a posizioni di maggiore responsabilità.

Anche nel mondo dei magazzinieri infatti c’è possibilità di fare carriera e l’esperienza accumulata negli anni rappresenta la benzina per lo sprint necessario per correre verso ruoli più avanzati.

Lo stipendio di un operaio generico si aggira tra i 1.200 e i 1.300 euro, una cifra più che dignitosa che può ulteriormente lievitare a seconda dell’esperienza maturata, della mansione svolta, del tipo di contratto e di tanti altri fattori.

Le offerte di lavoro come operaio generico sono in costante aumento, ma non sempre è facile trovare l’occupazione più idonea secondo le proprie necessità e in prossimità della propria abitazione.

Per questo motivo sono nati portali verticalizzati e specializzati, come magazzinieri.it, che fungono da ponte di collegamento tra le aziende e gli operai.

Le prime, una volta inseriti i requisiti richiesti sulla piattaforma, possono accedere ad una serie di CV già opportunamente scremati per individuare la figura più idonea secondo le loro necessità.

Gli stessi operai devono semplicemente inserire l’area geografica di riferimento e indicare il ruolo preferito, potendo entrare in contatto direttamente con le aziende e candidarsi per la posizione per la quale hanno i requisiti richiesti.

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