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Enrico Cosentino

#licatesiacasa…nelmondo

#licatesi a casa…nel mondo. Enrico, informatico in Lituania: “C’è una grande comunità di giovani”

#licatesi a casa…nel mondo, stasera ci porta a Kaunas, capitale della Lituania. E’ lì che vive Enrico Cosentino, licatese di 22 anni, laureato in informatica e specializzato in informatica musicale.

Ecco la sua testimonianza:

“Sono Enrico, ho 22 anni, sono laureato in informatica e specializzato in informatica musicale. Da gennaio 2020 vivo e studio in una capitale baltica (KAUNAS), nell’ambito di uno scambio culturale con la mia università: sono uno di quelli della “generazione Erasmus”, per intenderci, e sono anche uno di quelli che, pur percependo la gravità della situazione d’emergenza sanitaria, non è tornato in Sicilia. Come me, tutti i ragazzi nella foto, provenienti da tutto il mondo, ragazzi che sono figli, fratelli, amici, nipoti di altrettante persone che avrebbero desiderato averli vicini in questo momento, hanno deciso di restare. Qui dove vivo io le regole dell’emergenza sono pressochè le stesse che in Italia, con qualche sfumatura diversa, ma vissute con grandissimo senso di responsabilità individuale. Tralasciando le difficoltà pratiche, che sono comuni a tutti ma che sono superabili, lo studio procede come e forse più di prima, qui l’università è una cosa davvero serissima e c’è poco da perdere tempo, la didattica online è prassi consolidata e per questo le giornate sono impegnative. La cosa che mi rimarrà più impressa, riguardo all’emergenza sanitaria, è rendermi conto con mano che questi Paesi sono solo da poco usciti da un regime militare, le prime mascherine che si vedevano in giro erano le maschere antigas che la popolazione più anziana ha conservato dagli anni passati. Al nostro pranzo di Pasqua hanno partecipato anche musulmani, ortodossi, indu e animisti, e poi abbiamo festeggiato anche la Pasqua ortodossa, perchè per noi non esistono barriere, non esistono sovranismi, nazionalismi, saremo anche la tanto biasimata “generazione Erasmus”, ma se i governi imparassero da noi capirebbero che non ci sono muri, ne credo, ne ideologie che possano impedire il flusso della vita”.

(Foto Enrico Cosentino) 

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