#licatesi a casa…nel mondo. Angelo, lavora alle Poste di Bologna: “E’ una guerra, ma vinceremo”

Nuovo appuntamento con #licatesi a casa…nel mondo, rubrica che abbiamo ideato per raccogliere le storie dei licatesi che, ci siamo resi conto, risiedono in ogni parte del mondo. Storie al tempo del Coronavirus.

Ci ha scritto Angelo Marrali, licatese ormai da decenni residente nel Nord Italia con la famiglia. Angelo, che non pochi ricorderanno come uno dei pionieri delle radio private a Licata e come volto di Tele Video Faro, lavora alle Poste a Bologna. Ci ha raccontato la sua giornata, fatta di lavoro, palestra casalinga, e tanti tg.

Ecco la testimonianza di Angelo Marrali.

“Questa foto – scrive Angelo riferendosi al selfie che ci ha inviato e che pubblichiamo in copertina – dice tutto. Lavoriamo con le mascherine a distanza di sicurezza. Appena entrati nel Centro ci misurano la febbre, altrimenti ci mandano indietro e avvertono le autorità. Stiamo attenti a non toccare oggetti a mani nude, sempre con i guanti, in tutto il CMP ci sono i contenitori di amuchina. Si lavora sempre con l’angoscia che possa accadere l’inevitabile.

Questo è la parte professionale, poi si torna a casa in treno, magari per guadagnare la stazione sei fermato dai carabinieri ma tu dici che sei uscito dal lavoro con prove, poi vai tranquillo.

A casa ti riprometti di fare il tuttofare visto che devi state agli “arresti domiciliari”. Pensi di mettere a posto la serranda ma poi rimandi, insomma non si fa niente, tranne che giocare con il mio gatto, ogni tanto tirare su dei pesi per mantenere la forma visto che la palestra è chiusa. Dedico il mio tempo alla lettura e guardo i programmi d’informazione oltre ai 1000 TG. Seguo le vicende della nostra città con la speranza che finisca presto questa guerra di un nemico invisibile. Poi si torna al lavoro perché noi di Poste Italiane dobbiamo garantire i servizi. Le giornate scorrono lente”.

(Foto Angelo Marrali)