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Politica

Licata Libera scrive al Comune: “Chi pagherà i danni per il flop della raccolta differenziata?”

Il gruppo Licata Libera interviene sul mancato avvio, a Licata, della raccolta differenziata dei rifiuti.

“Abbiamo letto diversi articoli, nei giorni scorsi, del flop definitivo della raccolta differenziata da parte dell’Iseda, articoli nei quali il Comune di Licata asserisce che la responsabilità di tale flop sia da attribuire interamente all’azienda in quanto non si troverebbe nelle condizioni di dare esecuzione al contratto di appalto. Dopo lo stupore – scrive Licata Libera -(e le relative imprecazioni del caso) veniamo a sapere che l’azienda appaltatrice, a seguito della pubblicazione di tali articoli, ha inviato al Comune una lettera nella quale ribadisce l’esatto opposto, ossia che il servizio della raccolta differenziata non è iniziato per inadempienze contrattuali da parte del Comune di Licata”.

“Non entrando nel merito della penosa querelle che si è venuta a creare e lasciando esclusivamente alla magistratura il compito di dare risposte, nonché comprendendo – aggiunge il gruppo – le difficoltà del Comune (così come di altri) nella gestione dei rifiuti, ci chiediamo: – quando, esattamente, inizierà la raccolta differenziata; – se sono stati previsti idonei centri di compostaggio per la raccolta di plastica, vetro, alluminio, carta, umido e indifferenziato; – come i cittadini dovranno comportarsi; – se l’acquisto dei nuovi mastelli sarà a carico dei cittadini in virtù del ritiro dell’Iseda; – se è stato accantonato il rimborso per i periodi di mancata raccolta per gli anni 2017/2018 (nel caso Apea dovrebbe essere assicurata in tal senso con idonea e obbligatoria RC, così come la SRR e quindi non si correrebbero rischi di rivalsa); – se dovesse avere ragione l’Iseda – si legge ancora nel documento – come si pagheranno i danni relativi in virtù della situazione di deficit strutturale già dichiarato dalla Corte dei Conti”.

“Inoltre, per pura curiosità e verifica dei calcoli, vorremmo sapere – conclude Licata Libera – se il Comune di Licata, prima di approvare con determina dirigenziale 251/2019 il debito fuori bilancio di € 78.573,84 per una fattura relativa all’energia elettrica, di cui € 58.265,99 di interessi (!) abbia verificato il corretto calcolo perché, considerando un tasso di interesse medio del 9%, tale importo ci sembra alquanto inverosimile e suscettibile di controlli approfonditi. Tra l’immondizia, il deficit, l’aumento Tari basato su un Pef che riteniamo illegittimo, i decreti ingiuntivi, il Palazzo di Città transennato, varie ed eventuali, sotto il sole di luglio vorremmo infine ricordare che l’argine di sicurezza del Salso è ancora aperto, dal 2014”.

 

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