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L’emergenza Covid ha concluso in anticipo anche la serie D, ottimo settimo posto per il Licata

di William Vitali

Dopo un lungo periodo di riflessione, durato più di due mesi, la Lega Nazionale Dilettanti, seguendo le indicazioni della Figc, ha decretato lo stop definitivo alla Serie D, cristallizzando la graduatoria dell’ultima giornata prima della sosta.

Una decisione doverosa che rischia di lasciare strascichi a livello economico, dettata perlopiù dall’indisponibilità delle società ad attuare le rigide regole fissate dal protocollo medico, lo stesso in atto per le categorie superiori.

Si chiude così al settimo posto la stagione del Licata, con un bilancio più che positivo, merito di dodici vittorie a cui hanno contribuito i quattordici sigilli in campionato di Antonio Cannavò, aggiudicatosi il primato della classifica marcatori.

Non mancano tuttavia i rimpianti per i gialloblù per non aver potuto concludere l’annata di ritorno tra i dilettanti, che ha regalato molte gioie. 

Indelebile resta, di sicuro, il ricordo del successo casalingo nel derby, disputato poco prima della chiusura del campionato, contro la capolista Palermo che, in attesa di un definitivo ok, è ormai pronto a festeggiare la promozione in C.

Negli ultimi giorni, è anche nata la possibilità di un clamoroso ripescaggio delle Aquile in Serie C, a causa delle gravi crisi finanziarie in cui si ritrovano diversi club di Lega Pro. 

Un’ipotesi complessa da realizzare, che dipenderà molto anche dell’assegnazione dello stadio alla società gialloblù, una questione su cui l’amministrazione comunale sarà chiamato a deliberare, possibilmente, già dal prossimo 29 maggio.

Da qui in poi il Licata potrà cominciare a programmare con più concretezza il futuro prossimo, difendendosi nell’immediato, secondo le ultime voci di mercato, dagli assalti di Lucchese e Piacenza ai propri gioielli, rispettivamente Convitto e Cannavò, protagonisti di un altisonante campionato.

A conclusione di questo torneo, dovuti ringraziamenti, per questa stagione chiusasi prematuramente ma vissuta con grande passione, vanno a tutto lo staff e ai giocatori che hanno onorato e battagliato in campo per la propria maglia davanti a dei tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro supporto, accompagnando le Aquile anche nelle loro lontane trasferte.

Emozioni che presto si spera di tornare a rivivere.

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