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La troupe di National Geographic è stata a Licata, presto il docufilm sullo sbarco Alleato del ’43

Sarà trasmesso presto, su National Geographic, il documentario sui conflitti del 1943 e sui sistemi di difesa (i cosiddetti bunker) collocati nel tratto di costa compreso tra Torre di Gaffe e Gela.

Domenica e lunedì scorso una troupe del network internazionale, giunta dall’Inghilterra, ha girato a Licata. C’erano i cameramen, il regista Chris Ledger, il presentatore della puntata, Patrick Bury ed il location manager Ivan Ferrandes che ha accompagnato la troupe per le riprese.

Ad illustrare i dettagli della presenza di National Geographic a Licata è stato il vice sindaco Angelo Vincenti.

“Una giornata intensa – scrive Vincenti in una nota – a fianco di professionisti molto esigenti che hanno voluto immortalare i luoghi dello sbarco e il mare che li bagna. Storie e racconti, scambi di battute e di riflessioni, si sono intervallati alle riprese che a dire degli addetti ai lavori, sono state straordinarie. Un’opportunità straordinaria non solo per promuovere il nostro territorio, ma anche per evidenziare quanto sia stata importante la nostra città, punto cruciale per liberare l’Europa dall’oppressione nazista. Un grazie per la collaborazione e per la presenza lungo questo percorso va sicuramente all’amico Maurizio Cantavenera, presidente del Gruppo Archeologico e a Luigi Falletti studioso e appassionato di tutto ciò che è legato agli eventi bellici della seconda guerra mondiale”.

“Questo evento – aggiunge Vincenti – rende ancora più forte il nostro interesse a valorizzare questi siti che oltre a rappresentare gli orrori del passato, devono essere da monito per le nuove generazioni. Da mesi stiamo lavorando alla realizzazione di un progetto che prevede la mappatura del patrimonio storico culturale della seconda guerra mondiale. Non è stato facile, molte strutture sono allocate in proprietà private, alcune non esistono più ma altre sono in buono stato di conservazione ma vanno ripulite, rivalutate e tutelate al fine di renderle visitabili attraverso un percorso articolato che parte da Torre di Gaffe e arriva in contrada Desusino. Da alcuni mesi siamo costantemente in contatto con l’Associazione Terza Divisione di Fanteria US Army, Italia, diretta da Luigi Settimi e che da anni si occupa di eventi legati al conflitto mondiale non ultimo il ricordo di Monte Cassino, cui ha partecipato anche la nostra concittadina Carmela Zangara in veste di appassionata studiosa delle memorie storiche della nostra terra. In occasione delle celebrazioni del 10 Luglio avremo il piacere di avere ospiti nella nostra città una folta delegazione proveniente da Roma e dall’America”.

“Stiamo inoltre entrando in una rete regionale, attraverso un protocollo d’intesa, di cui fanno già parte Troina, Linguaglossa, Siracusa, Noto, Catania e Castiglione di Sicilia, e che da anni lavora alla promozione e valorizzazione culturale e turistica dei luoghi dello Sbarco in Sicilia del 1943. Ricordo che Licata ha già un museo dello sbarco curato proprio dal Gruppo Archeologico, dove sono presenti numerosi oggetti provenienti dalla seconda guerra mondiale e che potrebbe ulteriormente essere arricchito dalla documentazione acquisita dall’associazione Memento anch’essa impegnata da anni nel mantenere vivo il ricordo di tale tragedia. Le stele poste lungo la nostra costa, sono frutto del loro impegno sul territorio come testimonianza tangibile dello sbarco sulle nostre spiagge”.

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