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Il Punto Nascite del San Giacomo d'Altopasso

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Il sindacato dei medici Cimo: “Il Punto Nascite dell’ospedale di Licata resta sotto organico”

Il Cimo, sindacato dei medici, torna a “tuonare” contro l’organizzazione del Punto Nascite di Licata.

Lo fa con il segretario aziendale dell’Asp, Rosetta Vaccaro, che ha diffuso una nota, in cui rileva che “in ultimo nello scorso gennaio, in occasione dell’audizione alla Sesta commissione Sanità dell’Ars, è stato evidenziato – scrive Vaccaro –  che l’apertura del punto nascita per renderlo fruibile, deve essere adeguatamente supportato da personale in organico dei reparti di ginecologia e pediatria, idonei a garantire gli standard di sicurezza. Nonostante le reiterate note, nel mese di marzo (a ridosso delle elezioni politiche!!!) il punto nascita di Licata è stato aperto senza adeguato personale, assicurando a tutt’oggi le guardie con personale sottratto al bisogno da altre unità operative di ostetricia e di pediatria”.

“Ciò è stato organizzato – aggiunge il Cimo – prevalentemente con il personale dell’ospedale di Canicattì, in regime di prestazione aggiuntive, con un dispendio economico non indifferente, come si può evincere dalle delibere di liquidazioni e con aggravio di stress al personale. Il ricorso alle prestazioni aggiuntive si utilizza secondo normativa “solo in regime di urgenza” e non per la semplice gestione ordinaria di un reparto…. Ed in riferimento al fatto che il punto nascita di Canicattì è stato classificato, secondo la Regione Siciliana, di primo livello e per esso è previsto un adeguamento strutturale, funzionale, tecnologico e in particolare di risorse umane, bisogna sottolineare che a tutt’oggi, nonostante i vari solleciti alla Direzione Strategica Aziendale, nulla è stato fatto”.

Secondo Rosetta Vaccaro “nell’Unità operativa complessa di Ostetricia di Canicattì la media annua delle nascite è di 700 individui; considerato che il punto nascita attualmente è sotto organico e la tipologia dei pazienti richiede la presenza di specialisti H24, e più precisamente di un pediatra e di un ginecologo; considerato l’esiguo numero di dirigenti in organico con tali specialità, che debbono altresì sopperire ai turni in prestazione aggiuntive a Licata; chiediamo all’Asp di adeguare le dotazioni organiche sia di Licata che di Canicattì. Ciò, per non depauperare le già esigue risorse in un reparto funzionante a regime, con conseguente abbassamento dei livelli di sicurezza, della qualità delle prestazioni ed aumentando il rischio clinico di entrambi i punti nascita”.

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