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Igiene e cura per i bimbi disabili, il servizio rischia lo stop. Il sindaco: “Faremo ogni sforzo per mantenerlo”

Dai genitori dei bambini disabili che frequentano le scuole materne, elementari e medie arriva l’appello, forte, all’amministrazione comunale di Licata, a non sospendere il servizio di Igiene e Cura per i loro figli. Appello condiviso anche dagli operatori del settore che, ormai da tanti anni, assistono i piccoli.

“All’inizio dell’anno scolastico – scrivono genitori ed operatori in una nota inviata alla nostra redazione – il servizio è iniziato regolarmente ed abbiamo ringraziato l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata. Ora però ci dicono che, per la mancanza dei fondi necessari, a gennaio, con la ripresa delle lezioni, il servizio non riprenderà. Ciò costituirebbe un grave problema per i nostri figli e per la famiglia, e si sciuperebbero gli sforzi fatti finora. Inoltre verrebbe a cessare bruscamente il processo di integrazione di questi bambini”.

Una problematica molto sentita, dunque, che riguarda un nutrito numero di scolari. Che si troverebbero senza questo tipo di assistenza.

Abbiamo girato l’appello di genitori ed operatori al sindaco di Licata, Pino Galanti.

Ecco la sua risposta:

“Abbiamo fatto e continueremo a fare tutto il possibile per migliorare la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie. Continueremo a battere i pugni nelle sedi opportune, ribadendo ciò in cui crediamo fermamente: garantire i servizi socio assistenziali rientra tra i compiti degli enti locali, aggiungerei che per noi è un dovere, qualunque sia il parere delle altre istituzioni”.

 “All’inizio dell’anno scolastico – ribadisce il primo cittadino di Licata – l’amministrazione comunale ha ritenuto opportuno avviare il servizio e garantirlo fino al 31 dicembre del 2020. Tra l’altro non eravamo obbligati a farlo considerato che il Consiglio di Giustizia Amministrativa, pronunciandosi sulla questione, ha stabilito che la competenza spetta esclusivamente ai dirigenti scolastici. Al tempo stesso, già all’inizio dello scorso mese di ottobre, grazie ai nostri uffici, abbiamo inviato all’assessorato regionale alla Famiglia ed alle Politiche Sociali, indirizzandola anche all’assessore Scavone, una proposta progettuale che “fotografa” la situazione del personale Ata delle scuole (chiamato a garantire il servizio in questione), facendo il punto sulle risorse umane presenti, tenuto conto di come il loro impegno sia diventato ulteriormente gravoso a causa dell’emergenza Covid. Abbiamo proposto di implementare il servizio garantito dal personale Ata delle scuole con operatori già formati e che da tempo svolgono questi compiti. Finora, però, dall’assessorato regionale non abbiamo ricevuto alcuna risposta”.

“Lo ribadisco – conclude il sindaco Pino Galanti – continueremo ad insistere con l’assessore Scavone e presso tutte le sedi opportune, nella speranza di addivenire ad una soluzione prima delle riprese delle attività scolastiche”.

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