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“Design per sviluppare il territorio”, Polo Universitario di Agrigento e Adi insieme

“ADI Associazione per il Disegno Industriale e il Polo Territoriale Universitario di Agrigento, hanno sviluppato una giornata di lavoro proponendo una riflessione di metodo per la valorizzazione dei beni culturali come strumento di rigenerazione territoriale, a partire dal grande evento che vedrà la città di Agrigento come prossima capitale italiana della cultura”.

Lo ha annunciato il Polo Territoriale Universitario della Provincia di Agrigento.

“Il benvenuto del Presidente del Polo Territoriale Universitario, Giovanni Francesco Tuzzolino, è stato seguito – si legge nella nota – dall’intervento del Prefetto di Agrigento, Filippo Romano, che ha sottolineato l’importanza dell’evento quale banco di prova concreta per attivare un percorso vasto e originale di rigenerazione territoriale. In rappresentanza dell’amministrazione comunale della città, è intervenuto l’Assessore Gioacchino Alfano che ha ribadito la vocazione dell’amministrazione ad affrontare le questioni dell’idea di cittadinanza attraverso gli strumenti della cultura”.

“Il rapporto con l’Ordine degli APPC della provincia di Agrigento, che è fondamentale per il buon esito di qualsiasi progetto di rigenerazione territoriale, è stato rappresentato – si legge ancora nel documento – dall’architetto Rino La Mendola, Presidente dell’Ordine di Agrigento, che ha sottolineato l’importanza della qualità delle proposte partendo dalla rielaborazione di norme e bandi di gara. Ha chiuso gli interventi istituzionali Andrea Branciforti, Presidente di ADI Sicilia, con la condivisione del metodo e dei risultati operati dall’Associazione sul territorio dell’isola negli ultimi anni, a supporto dello sviluppo e della divulgazione del design Made in Italy”.

“Entrando nel merito dei contributi programmati dalla giornata di studio, Giovanni Francesco Tuzzolino ha sviluppato – aggiungono gli organizzatori – un percorso affrontando le seguenti questioni:

  1. Come la prima legge del 1922 sui Beni Culturali fosse profetica dell’importanza del valore del paesaggio inteso come relazione tra la natura, i progetti e l’Uomo;
  2. L’elemento innovativo introdotto dalla norma del 1922 che “va ad inscrivere il tempo nello spazio”;
  3. Il valore fondante della ricerca della felicità come base di ogni progetto di valorizzazione;
  4. Il punto focale per cui ogni progetto deve occuparsi del senso profondo dei luoghi, costruendo quotidianamente l’idea di futuro attraverso la relazione tra le cose”.

“Il Presidente di Federculture, Andrea Cancellato, sulla scorta della relazione istituzionale con il Ministero della Cultura, ha portato l’esperienza degli ultimi anni relativa – si legge nel documento – alla fruizione culturale in termini di presenze ed economie di spesa della Sicilia in relazione al panorama nazionale; ha rilevato punti di forza e di debolezza del territorio siciliano, sottolineando la straordinaria opportunità che Agrigento Capitale della Cultura 2025 offre per uno sviluppo strutturale della valorizzazione dei Beni Culturali”.

“Vincenzo Castellana, responsabile cultura ADI Sicilia, ha sviluppato un excursus attorno – scrivono gli organizzatori – all’evoluzione del concetto di design, disciplina specifica legata al prodotto, verso le nuove dimensioni del design strategico e dei servizi che vedono i Beni Culturali come asset importante per la rigenerazione territoriale. L’intervento di Luciano Galimberti, presidente d ADI Associazione per il Disegno Industriale, ha sviluppato l’idea di centralità dei Beni Culturali nelle potenziali relazioni virtuose tra sistema imprese, ricerca applicata, turismo e sport, commercio e artigianato; relazioni che sviluppate in un percorso originale di valorizzazione dei Beni culturali materiali e immateriali, da un lato contribuiscono a un progetto di orgoglio cittadino, dall’altro a un percorso di sviluppo di economie durature sul territorio. Entrando nel dettaglio, vengono presentati diversi spunti di riflessione per contribuire alla concretizzazione dei temi fondativi del programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025. I lavori sono stati conclusi con l’intervento di Roberto Albergoni, Direttore della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura 2025, che ha illustrato l’iter e i contenuti per la candidatura, che vedono l’idea di progetto sempre calibrata sulla scala dell’Uomo e delle relazioni tra le persone. Albergoni sottolinea inoltre come l’arte possa essere veicolo importante e libero di prefigurazione di scenari futuri: Agrigento potrà diventare luogo di elezione per l’ascolto e la valorizzazione dei tanti elementi che costituiscono la ricchezza del territorio”.

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