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Raccolta dei rifiuti marini, il Governo sceglie anche il porto di Licata per la sperimentazione

Raccolta corretta dei rifiuti marini, il Comune di Licata c’è!

Il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, insieme ad altri porti, ha scelto quello di Licata per “la definizione della corretta filiera di gestione del “marine litter” raccolto lungo il perimetro costiero”.

Lo hanno annunciato il sindaco Pino Galanti ed il vice Antonio Montana, titolare della delega ai Servizi Ambientali.

“E’ stato il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ad avviare – scrive il Comune – l’iniziativa sperimentale per il riciclo di questo genere di rifiuti, sottoscrivendo con il Corepla (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica) un protocollo di intesa in 15 porti, tra quelli individuati dal Ministero (venti), insistenti nelle aree delle acque del mare territoriale in corrispondenza delle aree marine protette, foci dei principali fiumi, aree nelle quali insistono piattaforme off-shore per l’estrazione di idrocarburi liquidi (Olii)”.

“Il progetto – si legge ancora nella nota – ha lo scopo di monitorare le quantità di rifiuti marini galleggianti e di valutare le opportunità future di riciclo dei rifiuti, pertanto, i mezzi della flotta nazionale antinquinamento, conferiranno il “marine litter” raccolto in mare a Corepla o in alternativa, ove non fosse presente Corepla, direttamente al Consorzio Castalia che si faranno carico dei costi di gestione e del trattamento fino ad un quantitativo massimo di 36 tonnellate. Castalia è il Consorzio che si è aggiudicato la gara di appalto comunitaria, secondo la Legge 979 del 1982, nell’ambito del servizio di prevenzione e lotta all’inquinamento marino”.

Ecco i porti in cui sarà avviata la sperimentazione: Crotone, Chioggia, Termini Imerese, Marsala, Licata e Fiumicino.

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