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Comune illuminato di rosso

Politica

Beni confiscati, il Comune è pronto a realizzare un centro ascolto per donne e degli orti sociali

Il Comune di Licata ha chiesto all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, di ottenere l’affidamento di 18 immobili definitivamente confiscati, presenti sul territorio di Licata, per realizzarvi un “Centro ascolto anti violenza e rifugio per le donne vittima di violenza” e degli “Orti Sociali”.

Lo annunciano il sindaco Pino Galanti e l’assessore Violetta Callea.

E’ stato l’assessore Callea a partecipare alla conferenza dei servizi istruttoria, in via telematica, organizzata dall’Agenzia Nazionale.

“L’amministrazione comunale – dice Callea – in considerazione delle caratteristiche intrinseche dei singoli beni e della loro suscettività ad essere utilizzati, nei confronti delle destinazioni ammissibili, intende conseguentemente manifestare il proprio interesse all’acquisizione di 18 cespiti, di cui una villetta di circa 300 metri quadrati”.

L’intenzione è quella di destinare tali beni a finalità sociali, quali un “Centro ascolto anti violenza e rifugio per donne vittime di violenza”, con gestione diretta da parte del Comune attraverso i propri dipendenti, nel rispetto dei requisiti richiesti o tramite terzi, con apposita convenzione, individuati secondo i principi di trasparenza ed evidenza pubblica; e 17 terreni agricoli  da destinare alla creazione di “Orti sociali”, con le principali finalità, dell’autoproduzione alimentare e dell’integrazione sociale di soggetti svantaggiati, anche al fine di creare opportunità occupazionali e/o auto-sostentamento, nonché per la produzione di energia rinnovabile, ispirandosi ai principi della solidarietà e della legalità, affidandoli in concessione secondo quanto disposto dal D.Lgs. 159/2011 ed il regolamento comunale deliberato con atto n° 70/2015, con opportuno bando pubblico”.

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