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Il 20 maggio, alle 17, nell’auditorium della biblioteca comunale di Palma di Montechiaro, avrà luogo la mostra del progetto “Arte, fonte di vita creativa”, momento conclusivo dei laboratori, tenutisi in più corsi.
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“L’idea progettuale è stata accolta con grande interesse dall’amministrazione comunale, in particolare dal sindaco Stefano Castellino e dal vice sindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Lo Vasco. La presentazione del progetto – scrivono gli organizzatori – sarà a cura di Maria Lauricella, Arteterapeuta riconosciuta a livello Internazionale, “Anthroposophic Art Therapist – Visuals Arts” Dornach (CH), professionista riconosciuta in Italia secondo la legge 4/2013. Il progetto portato a termine, ha interessato il periodo post-covid, come nascita di un nuovo periodo, così come nascono i colori nelle varie combinazioni”.
“La mostra sarà il momento, che rende alla comunità il lavoro svolto con gli adulti ed i bambini, in più cicli artistici, per un totale di 50 incontri. Il progetto è stato sviluppato – scrive Maria Lauricella – su due obiettivi, il primo, di natura artistica, puntando sulla creatività, basata sulla pedagogia steineriana, nel rispetto delle varie tappe evolutive, dai 4 ai 9 anni. L’intento è stato quello di portare “l’arte”, come mezzo educativo, con temi fiabeschi e legati alla natura, per fare emergere l’individualità di ogni partecipante, in un’azione sociale di gruppo. L’arte è un’esigenza della natura tanto del bambino che dell’adulto, l’impulso all’attività artistica come processo in “divenire” della crescita, che assume non solo l’aspetto artistico, ma anche di salutogenesi. I temi affrontati nei vari laboratori hanno permesso all’utenza di essere gioiosi nelle cose serie, e dare un carattere alla gioia. Attraverso l’attività creativa si alimenta il “sapere”. Il progetto è stato tenuto presso i locali dell’Associazione A.FA.DI, presieduta da Tania Pace, un ciclo di incontri è stato usufruito dagli stessi ospiti del centro”.
Il secondo obiettivo si è sviluppato in percorsi individuali che ha interessato soggetti affetti da ASD (Autistic Spectrum Disorder), in cui è stata applicata la pedagogia curativa ad indirizzo antroposofico. Questo secondo percorso ha rappresentato un impegno diverso in quanto ha interessato un processo nel processo secondo leggi spazio-temporali.
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