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Ambiente e risparmio energetico, gli studenti del Fermi “entrano” nel Parlamento Europeo

Per un giorno 25 studenti dell’istituto “Fermi” di Licata sono “entrati” nel parlamento europeo. Gli studenti, Ambassador School dall’anno scolastico 2019-2020, hanno preso parte a  Euroscola online, evento organizzato al Parlamento Europeo di Strasburgo.

La scuola licatese, guidata dalla preside Amelia Porrello, é stata selezionata insieme ad altri 66 istituti superiori d’Europa con 2100 studenti che hanno partecipato all’incontro “A young European Green Deal: our ideas for EU climate change action” (Un giovane accordo verde europeo, le nostre idee per azioni contro il cambiamento climatico nell’unione europea).

“Un grande lavoro di preparazione – scrive la scuola – ha preceduto l’evento. I giovani studenti con competenze nelle lingue straniere hanno sviluppato proposte da condividere in Parlamento riguardo alle politiche ambientali. Molte proposte sono state inserite all’interno della Youth Platform, una piattaforma predisposta dal Parlamento Europeo per dare voce alle esigenze dei giovani in svariati campi. Durante l’incontro gli studenti hanno posto domande al Vice Presidente del Parlamento Europeo  Rainer Wieland, il quale ha risposto in modo diretto ed esaustivo. Si è parlato di energie alternative, di risparmio energetico, di sviluppo. Ha aperto i lavori il presidente David Sassoli che, ha esaltato i valori culturali e umani dell’Europa la cui grandezza è costituita dalla varietà di culture e caratteristiche dei Paesi che la compongono. Sassoli ha, inoltre, espresso il suo compiacimento per le intenzioni di Biden di voler aderire agli Accordi di Parigi per la salvaguardia ambientale, sottolineando la naturale vicinanza dell’Europa e gli Stati Uniti”.

“Durante l’incontro – conclude il “Fermi” – sono stati mandati in onda anche dei video per ricordare ai giovani tutti i vantaggi della cittadinanza europea, delle opportunità e del dovere di cooperazione per un futuro migliore. Durante l’assemblea i giovani cittadini europei hanno votato delle proposte tramite una chat. La proposta più votata suggerisce che l’Europa dovrà investire maggiormente sulla ricerca e sulla scienza, tenuto conto anche delle relazioni tra Covid19 e perdita della biodiversità. Gli alunni coinvolti hanno manifestato grande interesse e espresso la volontà di proseguire in un percorso di formazione mirato al coinvolgimento dei loro compagni e alla sensibilizzazione del territorio”.

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