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Prelievo organi ad Agrigento

Cronaca

Muore agrigentino di 45 anni e la famiglia dona gli organi: sarà possibile salvare diverse vite

Grazie alla generosità di un donatore, e dei suoi familiari, alcune persone potranno vivere.

Al San Giovanni di Dio di Agrigento, infatti, nelle scorse ore sono stati prelevati cuore, polmoni, fegato reni e cornee ad un uomo agrigentino, di 45 anni, deceduto in seguito ad un’emorragia cerebrale.

“L’intervento multiplo – scrive l’Asp – ha visto il coinvolgimento di chirurghi e sanitari appartenenti ai diversi reparti ospedalieri e di una equipe proveniente dall’Ismett di Palermo. Si tratta del terzo prelievo multiorgano eseguito in poco più di un mese presso il nosocomio agrigentino il che, al netto del rammarico per la perdita delle vite dei pazienti, rappresenta un motivo di soddisfazione per i progressi fatti dalla sanità agrigentina in questo ambito e per la crescente sensibilità e generosità mostrata dalla popolazione in tema di donazioni”.

“Il mio più sentito ringraziamento – afferma il direttore dell’U.O.C. di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva del “San Giovanni di Dio”, Gerlando Fiorica – va alla famiglia dell’uomo, che ha dimostrato grande generosità pur se in un momento tragico e a tutto il gruppo di reparto, molto sensibile a tale attività, che ha consentito tutte le procedure di accertamento di morte cerebrale nonché il mantenimento del paziente in attesa del prelievo. Preziosa l’attività del coordinatore locale per l’attività di procurement e trapianto di organi aziendale, Rosa Maria Provenzano, e di Emanuela Solombrino, psicologa del Centro Regionale Trapianti Sicilia che opera presso il nostro reparto. Altrettanto significativo l’apporto dell’anestesista Vincenzo Lo Bosco e degli infermieri Calogero Vella, strumentista, Antonino Vullo e Salvatore Morgante”.

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