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“Mancano le risorse e le cause sono poche”, chiude il Giudice di Pace di Licata

A Licata chiude il Giudice di Pace, l’unico ufficio giudiziario rimasto dopo la soppressione, avvenuta negli anni scorsi, della sezione staccata del Tribunale di Agrigento.

La soppressione del Giudice di Pace di Licata, insieme a quella di altre sedi giudiziarie italiane, in realtà era stata disposta da un decreto legislativo già nel 2012, ma il Comune si era assunto l’onere di sostenere tutte le spese di sostentamento dell’ufficio: quelle relativa ai locali, ai costi di funzionamento e le spese del personale amministrativo e di cancelleria.

Per ben 8 anni il Comune ha sostenuto tutti i costi, ora non ne ha più la possibilità (come è noto l’ente è in deficit strutturale), perciò la giunta si è vista costretta a deliberare la cessazione del Giudice di Pace.

Tutti i procedimenti che si tenevano nell’ufficio, saranno dunque trasferiti al Tribunale di Agrigento.

“Da un’attenta ricognizione dei costi sostenuti – si legge nella delibera di giunta – per il mantenimento del Giudice di Pace, e i procedimenti trattati nella stessa sede, emerge un notevole sbilanciamento, che penalizza l’ente in ragione dei costi sostenuti”.

“Da relazione inoltrata al Ministro di Grazia e Giustizia – si legge ancora nell’atto – dal presidente del Tribunale di Agrigento, risulta analoga valutazione sulla scarsa consistenza del numero dei procedimenti giudiziari trattati”.

Nella delibera, inoltre, si rileva che “le competenze saranno assorbite dal Giudice di Pace di Agrigento, sede giudiziaria presso la quale si svolge già tutta la rimanente attività giudiziaria afferente al Comune di Licata, per cui non si ravvisa eccessivo disagio per l’utenza licatese”.

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