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Diego Motisi

Cronaca

“Gravi carenze di personale”, il primo settembre i vigili del fuoco di Agrigento scendono in piazza

I vigili del fuoco di Agrigento scenderanno in piazza, il primo di settembre, per “denunciare pubblicamente la condizione in cui, gli uomini in divisa più amati dagli italiani sono costretti ad operare”.

Ad organizzare il sit in di protesta, davanti la Prefettura, è stata la Fns Cisl, rappresentata dal coordinatore territoriale di Agrigento Diego Motisi.

“In primis tratteremo – scrive Motisi – la grave situazione di carenza di personale operativo turnista abilitato al soccorso tecnico urgente, presso le sedi del Comando di Agrigento (escluso Lampedusa) in particolare e a tal proposito, avremo modo di riferire sul contenuto di una lettera circolare emanata dalla Direzione Centrale VV.F. che di fatto mortifica e delegittima lo sforzo profuso sino ad oggi dai Vigili del Fuoco di Agrigento. Difatti l’amministrazione centrale, con la circolare in argomento, afferente la mobilità nazionale nel ruolo Vigile del Fuoco, giunge a conclusione che la forza presente presso il Comando Agrigentino ha un esubero di ben 5 (cinque) unità operative VF. Tutto ciò, a parere di chi scrive, è un madornale errore di calcolo”.

“Intanto, le sedi distaccate di Sciacca, S. Margherita Belice, Canicattì e Licata, sono tutte sedi di servizio classificate categoria SD3, e quindi – aggiunge la Cisl – dovrebbero, per decreto ministeriale, essere costituite da un organico di 8 unità operative totali a turno e ciascuno da un Capo Distaccamento, invece sono tutte a circa 7 unità operative a turno, ad eccezion fatta per la sede di Licata che conta 6 unità operative a turno. Questa criticità di personale turnista, come si evince dai fogli dei servizi giornalieri, porta spesso a comporre squadre (dette prime partenze) ridotte a 4 unità, nonostante il protocollo operativo preveda l’impiego di almeno cinque 5 unità per squadra così costituite: (1 Capo Partenza, 1 Autista, 3 Vigili Operatori)”.

“Quanto sopra rappresentato, secondo calcoli da noi effettuati, l’attuale dotazione organica al Comando di Agrigento sedi distaccate comprese (escluse quelle di Lampedusa) totalizza – scrive ancora Motisi – una carenza di personale turnista, operativo, cioè, quel personale abilitato a prestare soccorso alla popolazione, di ben 47 unità operative così suddivise: 27 unità nel ruolo CR/CS (di cui 11 unità non operative) e 20 unità nel ruolo Vigile del Fuoco (di cui 9 unità non operative). Da segnalare inoltre che la carenza di 47 unità entro la fine dell’anno in corso, aumenterà a circa 57/60 unità per effetto di pensionamenti e passaggi di qualifica nel ruolo CS. Abbiamo da tempo, in svariate occasioni e con diverse modalità, ravvisato le istituzioni e l’amministrazione dei rischi e degli effetti che tale criticità avrebbe avuto sul soccorso tecnico urgente. Con l’avvento della stagione estiva e, non vogliamo raccontare lo scenario disastroso, i danni economici e ambientali, perché è noto a tutti, ma vogliamo sottolineare che l’avevamo detto in una nota stampa FNS CISL del 28 luglio scorso, che suonava puntuale come una sveglia al mattino mentre in Sicilia le fiamme divoravano tutto ciò che incontrava, e finalmente il Dipartimento ha autorizzato, in ordine: n.1 squadra aggiuntiva, poi il raddoppio dei turni (due turni che montano contemporaneamente in servizio per 24 h di fila) in pratica un incremento del 100% del personale turnista, ridotto poi al 25% con l’attuazione, palesemente tardiva, della convenzione regionale AIB, fino alla riduzione del 10% del personale turnista”.

“Il quadro – conclude la Fns Cisl – è chiaro e limpido: per risolvere la problematica hanno solamente provveduto a mettere più personale in campo! Uno scenario operativo appena descritto, anche per chi non è un addetto ai lavori fa comprendere che, un organico così sotto dimensionato, costretto a turni massacranti in un contesto operativo emergenziale e con un carico di lavoro più che raddoppiato, rischi e pericoli di infortuni sui Vigili del Fuoco impegnati nel soccorso pubblico sono elevatissimi e difficilmente giustificabili. Per quanto sopra rappresentato, in data 1 settembre 2021 grideremo in piazza il nostro disagio portando a conoscenza la cittadinanza dei disagi e dei rischi cui giornalmente, per scelte di palazzo, siamo costretti a subire. A margine del sit-in chiederemo d’incontrare sua eccellenza il Prefetto di Agrigento”.

(Nella foto Diego Motisi)

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