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Polizia

Cronaca

“Spaccio, rapina ed estorsione”, licatese condannato a 7 anni di reclusione e tradotto in carcere

“Traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso, nonché rapina ed estorsione in concorso”.

Per queste accuse un licatese di 33 anni è stato condannato a 7 anni di reclusione ed al pagamento di una multa di 27.000 euro. La condanna è divenuta definitiva il primo di dicembre scorso e gli agenti del commissariato di polizia di Licata, coordinati dal vice questore Cesare Castelli, hanno arrestato l’uomo e lo hanno tradotto in carcere.

La polizia ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

“In particolare, il provvedimento giudiziario, con cui viene disposta l’esecuzione della pena in regime della misura carceraria, scaturisce – scrive la Questura di Agrigento – dalla condanna emessa nel 2019 dal Tribunale di Agrigento, successivamente confermata nel 2021 dalla Corte di Appello di Palermo e divenuta definitiva in data 01.12.2022 con sentenza della Suprema Corte di Cassazione, che lo ha riconosciuto colpevole dei reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso, nonché rapina ed estorsione in concorso”.

“Il condannato, a seguito del provvedimento esecutivo, dovrà espiare in carcere – aggiunge la Questura – la pena complessiva di anni 7 di reclusione oltre al pagamento della pena pecuniaria (multa) di 27.000 euro ed alle pene accessorie dell’interdizione legale durante la pena ed interdizione perpetua dai pubblici uffici. Pertanto, dopo le formalità di rito, il personale della Sezione Anticrimine del Commissariato licatese ha immediatamente eseguito l’ordine di carcerazione e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, il condannato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Agrigento ove dovrà scontare la pena”.

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