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Solo 24 strade di Licata intitolate a donne, Giuseppina Incorvaia: “Il Comune corre ai ripari”
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Scritto da
Redazione
Il consiglio comunale ha approvato una proposta presentata da Giuseppina Incorvaia, segretaria nazionale dell’Associazione Toponomastica femminile e vice presidente della Commissione Toponomastica comunale, sulla toponomastica di genere.

Ecco il testo integrale del comunicato diffuso da Giuseppina Incorvaia:
“Richiesta di modifiche e integrazioni al Regolamento per la Toponomastica del Comune di Licata per il superamento dello squilibrio di genere
Si fa riferimento al censimento toponomastico condotto dall’Associazione Toponomastica femminile nella città di Licata, il quale ha evidenziato una significativa disparità di genere nell’intitolazione delle vie e dei luoghi pubblici. Su un totale di circa 982 strade analizzate, circa 555 risultano dedicate a figure maschili, a fronte di sole 24 intitolazioni femminili, peraltro spesso riconducibili a figure religiose.
Ho illustrato alla Commissione che tale squilibrio rappresenta una palese violazione del principio di parità e un’omissione della rilevanza storica e culturale delle donne nella nostra comunità. In linea con l’articolo 3 della Costituzione Italiana, si palesa l’imperativo civile e morale di intraprendere azioni concrete per riequilibrare questa disparità, operando una doverosa riparazione nei confronti di una sottile ma persistente violenza culturale.
La toponomastica, in quanto custode della memoria storica e strumento di costruzione dell’immaginario collettivo, offre un’opportunità cruciale per restituire visibilità al contributo fondamentale offerto dalle donne in svariati ambiti. Non si tratta unicamente di onorare figure femminili che hanno subito la storia, bensì di celebrare donne che ne sono state attive protagoniste. Denominare luoghi pubblici con nomi femminili significa riconoscerne l’esistenza, valorizzarne l’operato e tramandarne la memoria alle future generazioni. Senza riconoscimento e nomina, le donne rischiano di rimanere invisibili nella narrazione storica della nostra città.
Pertanto, la Commissione per la toponomastica all’unanimità ha sollecitato l’Amministrazione Comunale ad assumersi la responsabilità di colmare questo divario storico e culturale, garantendo il diritto delle donne a essere nominate nello spazio pubblico al pari degli uomini.
Si è ritenuto pure importante rivolgere attenzione alla lingua utilizzata nella toponomastica, proponendo l’integrazione della declinazione di genere femminile per specifici termini, in quanto espressione diretta dell’evoluzione culturale e strumento per una rappresentazione più equa della società.
Le modifiche e le integrazioni al Regolamento della Commissione per la toponomastica e le iscrizioni commemorative proposte sono state tutte accolte all’unanimità dal Consiglio comunale, che ha sicuramente offerto un segnale tangibile dell’impegno della nostra Amministrazione nel promuovere una memoria cittadina inclusiva e rispettosa della parità di genere”.
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