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Giuseppe Alaimo

Cronaca

Ospedale, chiedono ai parenti di un degente di indossare la mascherina: primario ed operatori di Medicina aggrediti verbalmente e minacciati

E’ qualcosa in più di uno sfogo quello che Giuseppe Alaimo, primario del reparto di Medicina dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso, ha pubblicato pochi minuti fa su Facebook, per raccontare quanto gli è accaduto ieri e stigmatizzare “la maleducazione, la prepotenza e l’arroganza regnano sovrani”.

Alaimo ha raccontato che ieri, insieme al personale sanitario del suo reparto, è stato aggredito verbalmente e minacciato dai parenti di un degente ai quali era stato chiesto di indossare la mascherina, che in ospedale è ancora obbligatorio, e di entrare uno alla volta nella stanza in cui la persona era ricoverata.

Per riportare la calma è stato necessario l’intervento dei carabinieri della compagnia cittadina, avvertiti dai sanitari.

“Vivere e lavorare in questa società – ha scritto Alaimo su Facebook -ormai è diventato assolutamente improbo. La maleducazione, l’arroganza e la prepotenza regnano sovrani in tutti i campi. Ieri l’ennesimo turno in ospedale condito dalle discussioni con chi in barba alle regole vuole accedere ai reparti fregandosene di tutto e di tutti. Scontrarsi con la maleducazione delle persone ormai è routine e ciò non fa altro che distogliere noi sanitari dal vero motivo per cui ci presentiamo al lavoro”. “L’uso della mascherina – aggiunge il primario – è obbligatorio quantomeno fino al 31 Marzo ed è previsto l’ingresso di assistenti, parenti e/o visitatori nella misura di uno per volta. Ebbene solo il semplice fatto di chiedere di rispettare le regole diventa quasi lesa maestà. Nella giornata di ieri (ma avviene praticamente tutti i giorni) il sottoscritto e il personale sanitario in servizio siamo stati aggrediti verbalmente e minacciati al punto da dover richiedere l’intervento dei carabinieri prontamente accorsi. Ormai siamo diventati oggetto di scherno e bersaglio facile da parte di una pletora di maleducati”.

“Non c’è più alcun rispetto per i ruoli ma soprattutto non c’è più rispetto per la persona in se per se. Siamo diventati tutti aggressivi, prepotenti, figli di una società – conclude Giuseppe Alaimo – in cui il termine rispetto è diventato pleonastico. Veniamo in ospedale per cercare di fare del nostro meglio e ci prodighiamo quotidianamente per garantire la salute dei nostri pazienti per cui vi prego fateci lavorare e soprattutto fateci lavorare con serenità”.

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