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Politica

Mario Augusto: “A chi giova votare la sfiducia al sindaco Angelo Cambiano?”

Tra due giorni nell’aula consiliare del Comune di Licata si discuterà la mozione di sfiducia al sindaco Angelo Cambiano presentata da 16 consiglieri comunali di opposizione. Perché la sfiducia passi serve che in aula la votino in 20. I lavori del consesso, ovviamente con un unico punto all’ordine del giorno, inizieranno alle 19.

Sulla questione è intervenuto, con un commento, Mario Augusto, presidente dell’associazione culturale “Nuove Idee”.

“A chi giova – scrive Augusto – la mozione di sfiducia al sindaco della legalità, tra l’altro su presupposti sicuramente non politici, e portare Licata ad una crisi istituzionale di almeno 10 mesi? Sicuramente non giova a chi vuole candidarsi alle elezioni regionali, che perderebbe quasi certamente molti di quelli che sarebbero ormai ex consiglieri comunali. Non giova alla città, che ritornerebbe ad essere amministrata da un commissario ad acta nominato dal presidente Crocetta”.

“E’ pleonastico – aggiunge l’ex amministratore del Comune – spiegare che la politica non si fa né con i sentimenti, né con i risentimenti. Oppure a Licata non c’è più politica ed emergono le vendette personali contro un sindaco che, sicuramente, ha conquistato la stima di alcuni, ma non di tutti? Un sindaco che, però, non può essere allontanato per dei risentimenti personali”.

“La logica vuole – conclude Mario Augusto – che questa mozione di sfiducia venga ritirata dagli stessi presentatori ed, eventualmente, ripresentata dopo le elezioni regionali. Nella felice eventualità che qualche nostro concittadino, contrario a questo sindaco, diventi deputato regionale”.

 

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