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Virgo Fidelis

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Festa per la Virgo Fidelis, celebrata ad Agrigento la patrona dell’Arma dei carabinieri

Ad Agrigento, stamani, presso il Santuario di San Calogero, si è celebrata, officiata dal cappellano militare don Salvatore Falzone, la Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis” patrona dell’Arma dei Carabinieri.

“Alla cerimonia erano presenti – scrive l’Arma – il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento – Col. Vittorio Stingo -, il Prefetto, il Questore, il Sindaco di Agrigento, una rappresentanza dell’Associazione Carabinieri in Congedo della sezione di Agrigento, una rappresentanza dei Carabinieri in servizio nella Provincia e tutte le altre autorità civili e militari”.

“Sotto il nome di “Virgo Fidelis”, la Vergine Maria è divenuta Patrona dell’Arma dei Carabinieri dall’11 novembre 1949, data di promulgazione – si legge ancora nella nota – del Breve Apostolico da parte di Papa Pio XII, che in tal senso aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare per l’Italia. Si decise di attribuire la denominazione di “Virgo Fidelis” in relazione al motto araldico dell’Arma “Fedele nei secoli”. La ricorrenza della Patrona è stata fissata dallo stesso Pontefice il 21 del mese di novembre, giorno in cui cade la Presentazione di Maria Vergine al Tempio”.

“In questa data, celebrando la Patrona dell’Arma dei Carabinieri, si ricorda anche l’ 81° anniversario – aggiunge l’Arma – dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del I Battaglione Carabinieri e Zaptiè, dove il 21 novembre 1941 valorosamente si sacrificarono in una delle più cruenti battaglie in terra d’Africa. Per il valore dimostrato in quell’occasione, la Bandiera dell’Arma venne insignita della seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Posto saldamente a difesa dell’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore preponderanti forze nemiche contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare,  la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo,  Comandante e carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, immolavano la via perpetuando la gloriose tradizioni dell’Arma. Culqualber –  Africa Orientale, agosto – novembre 1941”.

 “Oggi si celebra anche la “Giornata dell’Orfano” – si conclude il comunicato – ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che il Comandante Provinciale ha voluto rivolgere il più sentito e commosso pensiero e, allo stesso tempo, ringraziare tutti i Carabinieri di ogni ordine e grado in servizio nella provincia di Agrigento per l’impegno e la dedizione che profondono quotidianamente nello svolgimento del servizio a favore della cittadinanza”.

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