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Chiara Ferraro

Politica

Chiara Ferraro: “Approvare il bilancio è un dovere”

“Sebbene come capogruppo, abbia favorevolmente accolto la richiesta del presidente del consiglio al presidente della Regione, al presidente dell’Ars e all’Assessorato agli enti locali, di un parere definitivo in merito allo scenario che si prospetterebbe in caso di mancata approvazione dello strumento finanziario, non posso non manifestare il mio disappunto, qualora l’interesse non fosse politico e venisse sottovalutata l’importanza dello strumento finanziario, non considerandolo per il suo valore ma come strumento per far decadere l’organo esecutivo”.

Lo ribadisce, in una nota appena diffusa, Chiara Ferraro, capogruppo di Licata Futura.

“Il bilancio comunale è un documento – aggiunge il consigliere comunale – di fondamentale importanza per ogni comunità e per i cittadini che ne fanno parte; è l’atto che comporta il maggior impegno da parte dell’organo esecutivo e del consiglio comunale, avendo natura giuridica e autorizzatoria in quanto la sua approvazione autorizza l’organo esecutivo alla gestione. Approvarlo è un dovere per i consiglieri, almeno per chi ha scelto di ricoprire questa carica istituzionale per mettersi al servizio del proprio paese, assumendosi le relative responsabilità nell’approvarlo e corresponsabilità nel caso contrario. Inutile, infatti, fare falso populismo, dal momento che, in quest’ultimo caso, un commissariamento ne determinerebbe l’approvazione senza togliere alcuna “somma scomoda” che possa esser causa dell’irresponsabile decisione”.

“Se il tasto dolente fosse – conclude il capogruppo di Licata Futura – la somma in bilancio relativa al contrasto dell’abusivismo edilizio, non dimentico che lo stesso Pd, che governa, ha messo a disposizione le somme per quei comuni che versano in difficili condizioni. Pertanto auspico che la mia “cassandrica profezia”, di veder boicottare dall’opposizione l’approvazione dello strumento finanziario, rimanga vana e, che la volontà del civico consesso non sia quella di paralizzare l’attività economico-amministrativa dell’ente che, nell’agognata attesa di numero legale in aula, potrebbe garantire solo i servizi ordinari, penalizzando ancora una volta tutta la comunità licatese”.

 

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