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Caltagirone, il consiglio comunale approva il riconoscimento dello Stato di Palestina

Nell’ultima seduta, il consiglio comunale di Caltagirone ha approvato, con 14 sì e un astenuto, l’ordine del giorno riguardante il riconoscimento dello Stato di Palestina, presentato dai consiglieri del centrosinistra (e illustrato dal primo firmatario, Vincenzo Di Stefano), così come modificato dopo l’ok della stessa assise a una proposta di emendamento avanzata da Valentina Messina per il centrodestra.

Ecco il testo integrale del comunicato stampa:

“Con il documento il Consiglio, attesa “la condizione tragica che la popolazione palestinese sta soffrendo nella Striscia di Gaza”, chiede al Parlamento e al Governo nazionale: “Di sostenere ogni iniziativa istituzionale orientata ad adoperarsi in tutte le sedi affinché si concretizzi l’obiettivo della soluzione di <due popoli, due Stati> con i due Paesi; di porre in essere iniziative per consentire l’arrivo immediato degli aiuti umanitari alla popolazione stremata della Striscia di Gaza; di affermare un no deciso alla guerra e di promuovere ogni iniziativa utile alla ripresa dell’attività diplomatica finalizzata alla pace; di promuovere, nel solco della cultura della solidarietà e dell’integrazione del popolo siciliano, iniziative per l’accoglienza negli ospedali siciliani dei cittadini gravemente feriti, in particolare dei bambini”. Nell’Odg si evidenzia come il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina sia “un passo fondamentale per equiparare la sua condizione, sul piano politico, a quella di altri Stati, e per riconoscere le aspirazioni legittime ad avere uno Stato da parte dei palestinesi, ribadendo le tutele previste dal diritto internazionale”. Nel dibattito sull’argomento si sono registrati i contributi, oltre che degli stessi Vincenzo Di Stefano e Valentina Messina, anche di Fabio Interlandi, Ivana La Pera, Greta Bonanno e Aldo Grimaldi.

     In apertura il civico consesso si era occupato di alcune problematiche, sollevate attraverso le comunicazioni di Sergio Gruttadauria (“Città in stato d’assedio a causa dei lavori Enel, effettuati non a regola d’arte, e Amministrazione disattenta”), Aldo Grimaldi (che aveva sollecitato i lavori di impermealizzazione del tetto del Palasport “Don Pino Puglisi” e chiesto “una data precisa per la riapertura della Villa”) e Francesco Alparone, che aveva domandato notizie sull’evento enogastronomico del 18-20 luglio e lamentato “il mancato coinvolgimento della commissione consiliare Attività produttive”. Il vicesindaco Paolo Crispino aveva replicato sottolineando “i grandi benefici per la città connessi ai lavori Enel e la presenza costante e attenta dell’Amministrazione”. Quanto al Palasport, aveva annunciato “l’avvenuto affidamento all’impresa, con conseguente avvio, a breve, dei lavori”. Aveva, infine, ribadito che “la Villa riaprirà a metà luglio”.

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